Prima hanno incominciato gli
industriali: “Non riusciamo a trovare personale qualificato!”,
ora ci si mette anche la scuola ( che nella scala del valore sociale
tra le istituzioni in Italia, e solo in Italia, si trova all'ultimo
gradino): a Bologna non si sono trovati docenti
sufficientemente preparati per vincere il concorso nella scuola
primaria.
Oh, accidenti, si grida allarmati: i
giovani non solo non sono preparati, ma anche quando sono
all'altezza, non si sbattono più di tanto.
La nostra classe dirigente è fatta di
idioti distillati: è trent'anni che hanno disincentivato lo studio (“Con la cultura non si mangia”, ipse dixit Tremonti), hanno leso
la dignità professionale dei laureati e del personale tecnico
qualificato con stipendi da fame e ci hanno fatto bere la dottrina
neoliberista che la scuola e l'università costa e che più si taglia
in questo settore ( per i più beoti improduttivo) meglio si fa, così
le tasse si riducono: meglio pochi ( e ricchi, ché pagarsi le tasse
universitarie ora non è alla portata né del lumpenproletariat, né
ora del piccolo borghese) laureati, ma buoni (e possibilmente
bocconiani così che possano diffondere il Verbo Urbi et Orbi).
Ecco ora i risultati
dell'autolesionismo del nostro Paese, votato, come ho già scritto in
altre occasioni, a un lento declino, se non a un suicidio
programmato.
Ora mancano i maestri nelle scuole
Primarie, nelle scuole medie trovare un docente di Matematica e come
cercare l'ago in un pagliaio, le Università si lamentano della
preparazione di base traballante delle matricole, domani mancheranno
i medici e i chirurghi e gli industriali ( primi responsabili della
deriva di cui sopra) solo ora si accorgono che per far funzionare le
loro industrie non troveranno gente sufficientemente attrezzata (
anche perché la politica della domanda e dell'offerta vale solo in
linea teorica e non ci pensano proprio di aumentare gli stipendi dei
loro dipendenti...anzi: via alla precarizzazione del lavoro salariato!).
Be', ragazzuoli, se tutto andrà bene,
diminuirà la vita media degli Italiani e, magari, tra breve,
registreremo una diminuzione dell'altezza degli italiani, vogliamo
scommettere?
E' già successo in USA , ma noi,
sapete, ridicoli e pigri imitatori delle ricette altrui, ci arriveremo un po'
in ritardo. Non sono, dunque, un profeta, basta solo guardare ai
modelli a cui, stentatamente, come tutti gli imitatori di scarso
talento, cerchiamo di adeguarci. Siamo solo nani sotto le scarpe dei giganti ( anche se quest'ultimi più bassi che prìa!) arz62
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