venerdì 28 luglio 2017

Il lento declino della scuola pubblica.


Quando parlo a qualcuno di una volontaria e pervicace manovra del neoliberismo atta a distruggere la scuola pubblica (sia chiaro: non è un'idea solo mia...), vedo, talvolta, gli occhiettini del mio interlocutore farsi piccini piccini in un misto di sorpresa e di diffidenza. Chi mi conosce sa che non amo il complottismo, ma mettere insieme qualche pezzetto del puzzle mi piace, anche se il quadro generale forse mi sfugge ancora del tutto. Mi cimento con pochi pezzi per essere più persuasivo e tento un'operazione simile a quella di "Blob" ossia accostare in un continuum elementi eterogenei.
Il primo pezzo ( è lunghetto, ma ne vale la pena; parla dei trenta-quarantenni) è di un intellettuale, Christian Raimo, che si distingue per passione civile e chiarezza di esposizione ( e aggiungiamoci la modestia, predisposizione d'animo perlopiù osteggiata dal forte sentire e urlare di chi pensa di saperla lunga). Il secondo pezzo del puzzle è tratto da Facebook e vede protagonisti i ventenni di oggi ( non TUTTI i ventenni sia chiaro...): si tratta di una delle interviste de "Il Milanese imbruttito". Mi scuso anticipatamente per le volgarità contenute nel filmato, ma è parte non trascurabile del discorso. 
Il terzo pezzo è un cartone animato di rara raffinatezza.
Mescolate e fate reagire le sinapsi: ne risulterà un composto instabile e un po' destabilizzante... 

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