lunedì 31 luglio 2017

Il Medioevo prossimo venturo. Preveggenza.

Tutti hanno notato nella nostra provincialissima politica un'improvvisa virata a destra: da parte del PD , ultimamente, poco prima da parte di Grillo.
Il tema più caldo e simbolico di questa scelta è ovviamente quello più caro alla destra, l'immigrazione. Da lì si pescano i voti. Si pescheranno i voti di chi andrà a votare, perché ormai è chiaro all'universo mondo che molti, moltissimi, non andranno proprio a votare alle prossime elezioni: i delusi, gli schifati e i ribelli. E si lavora su quello che c'è e non su quello che non ci sarà.
Si vincerà anche così, d'accordo, ma esultare per una vittoria che si baserà, com'è oramai evidente, sul rifiuto del voto non mi sembra proprio un canto propiziatorio alla bellezza della democrazia.
C'è ora un problema in più: alla caccia forsennata al voto, il populismo nostrano scava in ogni anfratto del comune sentire e, in questa particolare operazione, si distingue Grillo e compagnia.
Mentre la Lega ha sempre seguito ( anche se non sempre in modo esplicito) lo slogan nazista del “Blut und boden” e quindi la lotta del “diverso” non integrato vissuto come corpo estraneo ( terrone, albanese, extracomunitario, Rom che sia), il PD il cammellaggio di un elettorato di Centro, cattolico e moderato, da rassicurare rispetto a un'ideologia data per morta, per mantenerlo in bilico tra neoliberismo e cattolicesimo, il Movimento Cinque Stelle inizialmente ha inseguito non solo il rifiuto della politica tradizionale (... e ben venga) , ma  ora ha preso anche la deriva ben più perniciosa del rifiuto del pensiero scientifico, partendo dalle innocue scie chimiche, per arrivare ai rimedi alternativi alla medicina tradizionale , alle teorie complottistiche tirate all'eccesso e ora, ahinoi, cavalcando l'onda dei Novax.
Questo amore per il Medioevo che si respira nell'aria è difficilmente contrastabile, perché chi è mosso dalla fede (con la minuscola, sia chiaro), ed è anche refrattario a ogni considerazione logica e a ogni argomentazione, ci porterà ( e non si tratta di tempi lunghi) a un degrado delle relazioni umane e dei legami di solidarietà che è il pappone graditissimo di una società liquida in cui ognuno sarà manipolabile qual creta molle e dove la ribellione collettiva ad un sistema ingiusto e vessatorio, spezzati i legami di solidarietà orizzontale, che un tempo erano cementati dalle ideologie e dalla fiducia ( talvolta cieca, d'accordo) verso le “auctoritates” ( Partito , Chiesa e Scienza) , sarà narcotizzata dalla diffidenza e dall'invidia piccina di chi vive condizioni simili, ma leggermente diverse dalle nostre ( lunga perifrasi per descrivere quella che la vulgata indica come “Lotta tra i poveri”).

Il mio è un sito di Satira per cui per riassumere il lungo “pippone” semiserio e leggermente depressivo vi allego il manifesto che ha dato origine e fiato a tutti i miei debolissimi pensieri e , in sovrammercato, fa anche ridere, mentre il mio discorso, e me ne scuso, può solo irritare.
arz62



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