A proposito di parole scippate dalla
Destra. Monti insiste nel dirsi “riformista”; così ha fatto in
più di un'occasione B..
Non sono un politologo ( anzi la mia
visione è, more solito, solo umoristica), per cui mi si
scusi qualche sbavatura storica e concettuale, ma temo che la parola
non appartenga proprio al patrimonio culturale né di Monti né
dell'Innominabile.
Sfruttano la vischiosità della parola,
ma la privano del suo contenuto storico.
Riformare è ridare forma, insomma
cambiare, plasmare una realtà per trasformarla e trasfigurarla.
E Destra e Sinistra vogliono entrambe
cambiare: la prima erodendo i diritti delle classi meno agiate a
favore delle classi agiate e la seconda (quando non si dica
Rivoluzionaria) lottando per estenderli.
Tutto qui. La parola nasce in seno del
Partito Socialista proprio in opposizione all'area rivoluzionaria e
massimalista (che del riformismo in Sé se ne faceva un baffo perché,
assaltando il Palazzo d'Inverno, fa saltare tutti i tappi, strappando
le budella a baionettate a chi cerca di contrastarla, fa la cacca nei
vasi Ming e stappa le bottiglie della riserva dello czar, dandosi ad
orge degne di Sardanapalo, facendo così impallidire qualsiasi “Bunga
Bunga” nostrano) .
C'è da domandarsi il motivo per cui
uomini di Destra ( presentabile o impresentabile che sia) amino
fregiarsi di una “stelletta” che non spetta loro. A mio avviso, è
abbastanza semplice capirne il motivo.
La parola “conservatore” non va di
moda, sa di muffa, di naftalina se non di formaldeide o , alla
meglio, richiama la figura di qualche impiegato mezzemaniche addetto
a qualche polveroso scaffale.
Ecco: “riformista” è dinamico e
“conservatore” è statico. E la nostra società (borghesissima)
ama il dinamismo, ma alla Don Fabrizio, principe di Salina : “Tutto
cambia affinché nulla cambi”.
Insomma un dinamismo statico. Mi
ricorda tantissimo il “Festina lente” di Aldo Manuzio
rappresentato iconograficamente con il dinamico delfino che si
attorciglia sulla ponderosa ancora destinata al fondo del mare.
E pur essendo affascinanti simili metafore sulla
disgraziata situazione italiana, vi invito a non andate oltre;-)
arz©
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