domenica 1 luglio 2018

Il ritorno degli untorelli.

Per capire il senso delll'intervento è necessario leggere questo post: Complottisti


Usare immagini di bambini sofferenti e nel caso specifico morti può essere una forma persuasiva scorretta.
I bambini sofferenti esistono anche fuori dall'obiettivo di macchine fotografiche e delle videocamere. D'accordo.
Prendere però un'immagine reale, modificarla e renderla agli occhi dell'opinione pubblica “falsa” si spiega solo così: o si ha un tornaconto personale (mi riferisco ai siti acchiappaclick che sfrucugliano sui sentimenti razzisti dominanti per raccogliere soldi facilissimi attraverso la pubblicità) o si è complottisti a oltranza (e sto parlando di coloro che non credono che l'uomo sia allunato e che gli ebrei nelle Torri gemelle non si siano presentati al lavoro perché sapevano che cosa sarebbe successo). Mentre i primi sono sicuramente dei “banditi” secondo la definzione di C.M. Cipolla nel saggio "Le Leggi della stupidità umana", ossia hanno un tornaconto personale a danno degli altri, i secondi, a mio avviso, non sono solo “stupidi”, nella definizione edulcorata del grande economista, ma stronzi emeriti, psicotici e autolesionisti.
E' vero: in realtà, hanno un tornaconto personale nell'immediato, ossia qualche like da parte di qualche analfabeta funzionale, ma stanno inquinando in maniera irreversibile la fonte di informazione da cui si abbeverano loro e gli altri.
Perché essere diffidenti è bene, non fidarsi di nessuno è male poiché si seguiranno, temendo di sbagliare, solo i propri borborigmi, come fanno i vecchi ipocondriaci.
Gli avvelenatori di pozzi, insomma, gli untorelli esistono e appestano l'aria di tutti.
Sappiano, però, che le vittime dei loro atti non saranno solo i loro nemici (le zecche, i buonisti, le ONG, i Comunisti and so on), ma prima o poi anche loro stessi e i loro cari.
Che peste (immediata e mortale) li colga e che il vermocane divori loro le budella!

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