venerdì 29 giugno 2018

Vinavil per sempre.

Dopo la fine delle fatiche scolastiche, lasciatemi un po' divertire.
Lo spunto, in realtà, è triste: è morto l'inventore della colla Vinavil.
Poiché questo prodotto ha segnato la vita di molti, stimolato dal ricordo e dal suo odore, novello Proust, ho dato la stura a pensieri vari.
Tutti stupidissimi, sappiatelo...Non c'è un filo logico, eh. E sono sobrio! ;-)

Primo intervento:
Secondo intervento:

Terzo intervento (dopo uno scambio di battute con il mio amico Ernesto sul nome del prodotto che, complice la prima lavagnetta, ha dato prima vita a un Vitavil e poi a una Vita vile ...e poi al terribile componimento qui sotto). Per oggi basta...perché è proprio vero che l'ozio è il padre dei vizi ( e dei deliri ;-))

VINAVIL O VITAVIL

Tu che vivi
una vita vil
che non attacca mai,
immemore
del tuo tempo bambino,
inebriato di Cocoina,
instupidito dall'azzardo
dell'infinito gioco a muro
con le figurine
(or son sol figuracce
che ti si appiccicano addosso,
senza collante)
quando perdevi,
nel caldo agostano,
non solo le figurine,
ma le ore,
i giorni,
cognizion di te stesso
e del Mondo,
ricorda:
la seconda pelle
che allor staccavi
dalle tue mani
spalmate di Vinavil
è ora pelle di biscia.
Si stacca ancora
e non ti rappresenta.
Potresti farne pallina,
caccola e lanciarla lontano.
Se non lo fai,
è solo perché tu
vita vil
ancor vivi.





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