Questa è una vicenda tristissima. Un agente della Polizia Locale compie un errore: posteggia, quando non potrebbe, in un posteggio per disabili. La foto dell'auto viene pubblicta sui Social, nella pubblica gogna.
L'agente si scusa. Si automulta. Sente il peso dell'errore, ma ha un'arma in mano e, dopo i giudizi sommari di qualche scriteriato, prende l'arma di ordinanza e si uccide.
Non la faccio facile: se uno intende farla finita, trova il modo.
In questo caso, però, come in altri casi di questo tipo, posso ipotizzare che, se non avesse a casa sua un'arma mortale, la decisione sarebbe stata più difficile. Tecnicamente e psicologicamente.
Non ho scritto di lasciare gli agenti disarmati. Penso solo che le armi debbano stare dove devono stare: lontane dalle case, nelle caserme e nei locali dove chi opera con le armi prende servizio.
Tutto qui.
E si sfati anche un altro bias: chi usa le armi non sempre è un fanatico della violenza. C'è chi ha un senso della Legge e dell'Etica molto alto. In questo caso, forse, troppo alto.
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