venerdì 24 settembre 2021

La Dittatura 4.0 degli Omini di Burro della Necessità


 Piccolo post spiacevole e scomodo, relativamente scomodo, ovviamente, essendo coloro che perdono un po' del loro tempo per leggermi, oltre il sottoscritto (due volte, non di più, per vedere che non mi sia sfuggito qualche "orrore" sintattico o ortografico), pochissimi e tendenzialmente proclivi a perdonarmi qualsiasi sfondone.

Ora inizio (userò in qusto mio scritto la classica formula di apertura e lo stile dei miei allievi di Terza Media): tutti concordano che si respiri una brutta aria, ma spiace constatare che uno dei motivi del peggioramento sia dovuto alla distrazione verso i fondamentali: alcuni paletti ideologici (non è una parolaccia) sono del tutto saltati. 

Da Destra e da Sinistra.

Incominciamo con la Destra.

Si è cominciato con la maestra precaria che urlava, fuori servizio, mica in classe, un po' alterata e probabilmente bevuta, epiteti irriferibili alla Polizia, do you remember?

La Destra all'unisono gridò: "Sia licenziata!"

E licenziata fu: senza troppa fatica, era precaria, non era belluccia e fu lasciata a casuccia.

Ora, a casuccia, ci vanno coloro che non vogliono il Green Pass e che gridano alla dittatura sanitaria. 

E la Destra “libertaria” si dovrebbe mangiare le mani, perché, aperto un varco ossia che un'opinione divergente sia motivo sufficiente per licenziare un lavoratore, la diga incomincerà a cedere precipitevolissimevolmente.

Sappiamo che a certa Destra la coerenza dà fastidio come l'ortica nelle mutande, ma le sue battaglie anche sgangherate contro il "politically correct" non hanno senso se si invoca la libertà di parola e di opinione e poi si lascia sul lastrico chi, magari abusandone, la esercita in maniera sgradevole ad alcune orecchie.

Insomma, la maestrina precaria, in linea di principio, dai vessilliferi della Liberta andava difesa, non crocefissa alle sue parole.

Passiamo ora alle incoerenza ideologiche di certa Sinistra (procedo sempre con i tic di scrittura dei miei allievi).

Il lavoro è importante? Sì o no? Non abbiamo decantato la lungimiranza dei Padri Costituenti quando hanno scritto che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro?

Invocare ora, anzi imporre il licenziamento a chi non si adegua alle direttive dello Stato, significa sputare in faccia a un principio sacrosanto della Sinistra: il lavoro non si tocca.

E' inutile strepitare, come è giustissimo, per i licenziamenti via Whatsapp dei lavoratori della Gkn e poi soffiare sul fuoco perché quegli scassazebedei dei “No-Green pass” siano licenziati ipso facto se non si adeguano a una normativa di Legge. 

Il licenziamento di un lavoratore non è cosuccia da nulla, anche se il lavoratore non è dei nostri.

Concludendo (ecco il tic finale del pargoletto!) con la Morale della favola: se non sarete coerenti coi vostri principi di base, piccioncini, coloro che ne vorranno fare strame avranno la meglio: e faranno a pezzi, col bollino blu del vostro manicheismo, sia la Libertà sia la dignità del Lavoro. 

E l'Omino di Burro della Necessità ci porterà, come suini al macello (a me l'immagine delle pecore bianche o nere non piace punto), a una Dittatura 4.0 molto cool...

FINE

P.S- Le è piaciuto, profe? Ho riempito due facciate e mezzo!

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