sabato 2 giugno 2012

"C'ho i superportieri!" Buffon e i tempi dell'ego smisurato.


Ha incominciato Bossi: i soldi del partito , se voglio, li posso buttare dalla finestra.
Ora ci si mette Buffon:” Con i miei soldi posso comprare orologi, terreni, oppure darli a un amico. Ci faccio ciò che voglio anche se sembra che in Italia non sia così”.
Qualcuno informi il portiere che , in qualsiasi parte del mondo, il denaro può essere speso, ma non come si vuole.
Se pago un killer per uccidere qualche nemico personale, se utilizzo il denaro per soddisfare un'insana passioncella per le minorenni, se scommetto su una gara di cui ho la possibilità di truccare il risultato, compio un illecito. Punto e basta. Sia che lo faccia a Singapore sia che lo faccia a Canicattini Bagni.
Buffon non è un consapevole protagonista, ma l'ingenuo erede del ventennio che ha avuto, è ormai il momento di dirlo papale papale, un solo nemico: la legge (civile, penale e etica); in più ora ha aggiunto di suo la spocchia dell'arricchito, infastidito dai lacci e lacciuoli che gli impediscono, poverello, di manifestare la sua prorompente personalità.
In questa occasione, duole dirlo, il grande portiere, anche se innocente sul piano penale fino a prova contraria, si è espresso da piccolo uomo.
                                                                                                                                     arz©
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