Come al solito, parto dalla fonte della
mia irritazione: c'è una foto in cui Renzi, mentre parla da Palazzo
Chigi, ha alle sue spalle una sfilza di bandiere italiane. La
bandiera europea, che lo aveva accompagnato nei suoi discorsi
precedenti dalla sede del Governo, è scomparsa.
Il diavolo si nasconde nei dettagli, lo
sappiamo, basta saperlo scovare.
Abbiamo assistito negli ultimi tempi al
tentativo del buon Matteo di smarcarsi ( direi fuori tempo massimo) dall'Europa dell'austerità e Renzi,
che deve molto all'Europa, prova ora a risalire la china, sentendo
puzza di bruciato sugli esiti del Referendum.
Nulla di male: oggi prevale il pensiero
binario con la casta/establishment o contro la casta ( da leggersi con attenzione l'intervento di Gilioli a riguardo:Schema binario).
Matteo, che ha un buon olfatto per
l'aria che tira, flette i muscoli e intima all'Europa:”Fuori dal
patto di stabilità! Terremoto e emergenza dell'edilizia scolastica
si affrontano senza il vostro bollino blu!”.
( "Abbasso la Chiquita! Viva la Libera Repubblica delle Banane!" ;-))
Bene. Benissimo. E' sua facoltà farlo.
Qualche spin doctor e qualche esperto
della comunicazione ben prezzolato ( forse troppo ben prezzolato
rispetto alle ideuzze offerte) devono avergli fatto capire che alle
parole minacciose devono seguire i fatti.
E i fatti, in effetti, scusate il bisticcio, gli unici evidenti, ci sono: sono
scomparse le bandiere europee a Palazzo Chigi.
Ecco, credere che l'elettorato sia così
ingenuo da non cogliere questi espedienti da quattro soldi, questa forma ingenua di persuasione subliminale, è, a mio modesto avviso, un
errore fatale.
Insomma, quando un espediente persuasivo
è nuovo, tutti ci cascano ( tranne i pochi che lo conoscono o che l'hanno ideato), ma quando
l'espediente è abusato o troppo evidente, non solo perdi di credibilità e nessuno ti fila,
ma crei disastrosi effetti controproducenti a catena.
Negli anni Settanta , se non sbaglio,
qualche adepto degli Hare Krishna utilizzava un trucchetto ingenuo,
ma efficacissimo: ti metteva in mano un oggettino accompagnando il gesto con un affabile sorriso a trentadue denti: “E' un regalo!”.
Tu, imbambolato, te ne restavi lì un
po' perplesso ( quando mai qualcuno ti regala qualcosa?) e poi
l'abile intortatore ti estorceva senza troppa fatica un po' di denaro. Come avresti potuto deludere una persona che ti regala qualcosa?
Ora a più di quarant'anni di distanza, per strada, capita di assistere a scenette piuttosto divertenti: sedicenti rappresentanti di ogni categoria svantaggiata (e,spesso, sono truffatori della peggior specie, perché minano nel profondo ogni rapporto di solidarietà...) cercano di piazzare
nelle mani dei passanti un qualche amenicolo, ma , essendo la tecnica
nota ai più, molti di loro si contorcono qual serpenti nelle Malebolge pur di
evitare il contatto. Solo i più inesperti (i più giovani) cascano
di nuovo nella trappola arrugginita.
Gli ottanta o i cinquecento euro
piazzati nelle mani degli italiani sicuramente non cadranno per
terra, ma qualche spin doctor o qualche esperto nella comunicazione
dovrebbe avvertire Matteo che il giochino è logoro. Togliere la
bandiera europea per raffigurarsi come difensore dell'italianità
dura e pura gli porterà molti più guai di quanto pensi.
Perché il
popolo, e il nostro in particolare, ama farsi sedurre, è vero, ma
quando capisce di essere stato ingannato, abitualmente reagisce in
malo modo.
E non ci sarà nessuna Celere a poter difendere Matteo,
anche perché, diciamocela tutti, alla Celere il Renzino, nonostante
il pietoso tentativo di rappresentarsi come il Mascelluto del Ventennio contro le demoplutocrazie europee, sta particolarmente
sugli zebedei.
E flettere i muscoli, come Ratman ci insegna, in
ispecie quando il muscolo è flaccidino, è il primo passo per cadere
nel vuoto.
arz62
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