giovedì 12 aprile 2018

Le aggressioni negli ospedali e nelle scuole e gli spassi nel vagone-ristorante del treno "Italia"


Le aggressioni a medici e a paramedici ci dovrebbero dire qualcosa di un meccanismo che gira a vuoto in Italia.
Negli ultimi mesi l'opinione pubblica è venuta a conoscenza del fatto che chi lavora nella scuola può essere aggredito. Ora, con più frequenza, perché il fenomeno non è nuovo, quest'ultimo colpisce anche gli ospedali.
E' evidente che la Scuola e la Sanità sono gli avamposti (i più deboli) dello Stato a contatto con i cittadini.
Sappiamo anche che, da un bel po', quest'ultimo è stato smontato pezzo a pezzo da campagne giornalistiche ad hoc.
Prima ci ha pensato qualcuno colpendo i magistrati con i calzini azzurri, poi si è colpito l'erario attraverso la criminalizzazione di Equitalia e così via. E' già Storia ed è inutile ripercorrerla. I responsabili e primi protagonisti sono noti.
E' inutile negarlo: in questo ultimo trentennio l'attacco al cuore dello Stato non è stato sferrato da sanguinari Brigatisti Rossi, ma da quella parte della nostra società che non ha mai accettato la presenza di istituzioni che limitassero gli amorali appetiti degli individui. E in quest'opera di smantellamento c'è stata una perfetta "mistura" tra alta e bassa gente. 
Insieme all'insufflazione del terrore per l'invasione dei migranti, attraverso i mass media (giornali e specialmente TV), la denigrazione dello Stato e della sua funzione è stato il grimaldello o meglio il piede di porco ;-) della Destra per ritornare al potere e del M5S per provare a conquistarlo.
Sembrerebbe (ma è un'illusione ottica) un revival sessantottino: abbasso le istituzioni forti!
Sono nemiche della libertà individuale e dell'espressione della nostra creatività ( o, a bassa voce, della nostra capacità di “intrapresa”).
Ora le Destre e il M5S si apprestano ad andare al potere.
Saranno loro il vertice dello Stato. Recuperare la fiducia verso le istituzioni, sempre che lo si voglia, non sarà facile. L'ipotesi più probabile è che l'opera di demolizione continui e che la denigrazione sistematica dei sottoposti possa garantire, alimentando la confusione, un'ulteriore spartizione delle ricche pietanze per chi in Prima Classe, nel vagone ristorante, si appresta a pasteggiare o a cenare.
Per passare il tempo la Classe Dirigente, ma io sono pessimista, lo sapete, continuerà elegantemente a sputare dal finestrino in direzione della Terza Classe, stando attenta, però, a non farlo controvento... ;-)  arz62

A corredo una vignetta non mia. In genere non pubblico materiale altrui, ma in questo caso val la pena: il sito di riferimento è "Bastardi di dentro".


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