L'articolo da cui parto è questo:
Sole24ore
Mi fa molto ridere che un articolo di
questo genere compaia sul Sole 24 ore, organo di informazione nelle
mani di Confindustria.
Confindustria per decenni ci ha
fracassato gli zebedei (e scusate la foga polemica) sulla relativa
importanza della grammatica rispetto alla pratica. Da questo assunto,
scendendo per li rami, è nato il castelluccio di sabbia delle
Competenze che non sono altro, nelle intenzioni degli industriali,
che gli strumenti atti a formare il lavoratore flessibile. Si sa:
l'industria corre, la tecnologia anche e le conoscenze cambiano. Il
diktat era: dobbiamo formare lavoratori capaci di stare al passo
delle novità e che non siano cristallizzati su una disciplina
specifica.
La scuola ovviamente è andata a
rimorchio. A mare le discipline che sanno di vecchio e stantio e il
mondo pedagogico-didattico si è concentrato sul metodo con tutte le
conseguenze che possiamo vedere oggi.
Abbiamo, tra le altre cose, sentito nel
Ventennio berlusconiano un ministro affermare, senza arrossire
neanche un po', che con la cultura non si mangia, dando la stura a
coloro che hanno ormai l'opinione consolidata direi lapidea che con
una certa esperienza il macellaio potrà competere con il chirurgo
(anche se storicamente, in era prescientifica, è andata proprio così
;-)) , il pilota di go-kart potrà degnamente sostituire
l'astronauta, l'idraulico l'ingegnere e così via.
Internet è la lizza in cui si vedono
improvvisati esperti dell'Università della Vita porsi allo stesso
livello di studiosi che hanno frequentato una disciplina per
trent'anni e più. Senza alcuna vergogna e senza sacchetto di cartone sulla testa come Charlie Brown.
Burioni sarà anche
supponente e antipatico nei modi, ma ha ragioni da vendere quando
invita gli incompetenti a stare muti. Lo so i populisti che ora hanno
il vento in poppa non stanno dalla parte degli intellettuali, ma la
storia insegna dove poi vadano a incocciare. Si può anche ridere di loro, ma
è la tristissima allegria di naufragi.
Ecco che ora sull'house organ di
Confindustria, che è la prima responsabile del decadimento della
scuola e dell'università negli ultimi quarant'anni, con la
complicità volonterosa di una classe politica di Destra e di
Sinistra collusa nella deriva neoliberista, appare un articolo
sensato che riporta la questione della scuola al centro
dell'attenzione.
Un problema rimane sullo sfondo: quanti italiani
saranno disposti ad affrontare problemi complessi?
Quante famiglie saranno disposte a
sopportare una scuola “esclusiva” che dice papale papale in
faccia ai loro pupi che non sono all'altezza del compito?
Sia chiaro che la logica esclusiva sta
funzionando alla grande, ma in altro modo rispetto al miraggio della
meritocrazia di cui parla il sociologo.
Si sono spezzate le braccine alla
scuola pubblica e la si è resa asfittica, garrotandola poco a poco,
e ne è prova la pochezza culturale che presiede da anni il MIUR ; si
sono lasciate aperte le porte per le scuole del privilegio, dove la
retta fa sì che gli studenti non abbiano a subire la miscela tra
alta e bassa gente. I ragazzi "esclusi" pascolano e ciondolano, fregiandosi dell'acronimo NEET, in un limbo che ricorda più l'Inferno che l'Antinferno.
La Sinistra, da parte sua, ha abboccato
all'amo, deligittimando e declassando il corpo insegnante del settore
pubblico; pensava forse di favorire l'inclusione attraverso
l'abbassamento del livello dell'istruzione, ma era chiaro, per chi
non è cieco nelle questioni di scuola, che non sfidare i giovani
alle imprese alte, anzi, direi, alle imprese perigliose avrebbe comportato in loro solo noia e disimpegno.
Ora Confindustria si sveglia? Si è
accorta che senza eccellenze le aziende agonizzano nel mercato
globale? Si è forse pentita di pagare gli ingegneri come manovali e
di umiliare nei fatti e a parole chi ha realmente competenze teoriche
e non solo tecnico-pratiche? Ne dubito, ma qualche gesto di
smarcamento rispetto alla vulgata populista sta arrivando.
Vuoi
vedere che alla mia età devo tifare per Confindustria? Fido, confido o diffido? Ah, reggono il dativo della persona...Industriali di tutto il Mondo versate qualcosa a paypal.me! ;-)