martedì 31 agosto 2021

Cara Meloni, ti scrivoooo, così mi distraggo un po'...

 


Cara Giorgia,

so che probabilmente non mi darai un baiocco per i miei consigli.

Sono uno “spin doctor in saldo” e da dieci anni sto dando consigli a cani e porci. 

Non ho mai fatto distinzioni tra Destra e Sinistra, perché, sai com’è, tengo famiglia e simili distinzioni sono divisive e non portano pilla.

Nonostante questa accortezza, il mio conto Pay Pal è a zero, ahimè!

Orbene, ordunque, pur non essendoti politicamente affine, devo ammettere che finora hai fatto un buon lavoro: hai vampirizzato parte dell’elettorato salviniano così come, ai tempi, or corre l’anno, il Capitano ha fatto egregiamente con quello dei 5 Stelle.

Allora, dopo la scorpacciata, consigliai a Capitan Findus di badare alla corruzione e all’infiltrazioni mafiose al suo interno e, in un altro frangente, di non abbracciare la fascisteria troppo teneramente.

Ecco: ora, dopo aver raccolto parte dei suoi voti, mi sento di dire che dovresti far lo stesso.

Accarezzare i cuccioli di Casa Pound e di Forza Nuova ti viene facile e sicuramente il bacino (smock!) elettorale da cui attingi è sempre quello dei cultori del busto del Buce in salotto e di coloro che vogliono menar le mani per mestiere o per passione o per ardore giovanile.

Per un po’ ha funzionato anche la strizzatina ai No Vax di “Libertà! Libertà!”, ma, come stai vedendo, i camerati della testuggine rovesciata (simbolo quanto mai foriero di pensieri non belli che richiamano la testardaggine e, nel contempo, Piazzale Loreto) si fanno troppo vedere.

E tu sai che ora puoi anche vincere le elezioni a mani basse, ma se incominci a inquietare l’elettorato borghese, il terreno sotto ai tuoi piedi franerà velocemente.

Già Confindustria che non aveva pregiudizi nei tuoi confronti si è smarcata, proponendo il Green Pass obbligatorio in fabbrica, ohibo!, e in questi giorni, ed è un segnale da non sottovalutare, i giornalacci di area Mediaset (tranne La Verità di Belpietro, che non ha fatto retromarcia, perché la tecnica del colpo al cerchio e poi alla botte funziona sempre) stanno mollando i “No Vax” che, improvvidi, non hanno fatto barriera alle infiltrazioni neofasciste, perdendo così anche la credibilità derivata dal condividere con il resto del mondo il legittimo dubbio sulle umane cose.

Ma se ti molla l’Immarcescibile sarai del gatto!

In ultimo, stai riproponendo, dopo la morte del Poliziotto di Padova per Covid, l’immagine stereotipata di manzoniana memoria dell’emigrato untore. Va bene, il solito elettorato boccalone ci cascherà, ma il povero cristo è morto perché era convinto di essere superiore al virus; pur potendosi vaccinare, ha sottovalutato il pericolo, convinto dalle sirene che come te hanno cantato troppo bene.

Insomma, l’ambiguità paga, sì, ma non la si può tirare troppo in lungo.

E non oso pensare che cosa succederà domani quando i No Vax, eterodiretti dai tuoi amichetti, bloccheranno, se ci riusciranno, il traffico ferroviario. I viaggiatori dei treni sono permalosetti e, in genere, poco empatici: pensa che non sopportano nemmeno i suicidi sui binari perché li fanno ritardare nel rientro a casa!

Per lasciarmi qualche euro per il consiglio puoi utilizzare il link di Pay Pal. 

Sono in saldo, eh! Poi incomincia la stagione in cui mi pagheranno profumatamente! Sicuro sicuro.

Ci conto!

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Arz

lunedì 30 agosto 2021

Esercizi di stile. Il linguaggio meloniano ossia la Mela col verme.

 Ribalto, ovviamente calcando un po’ la mano (la parodia lo richiede), dopo aver riproposto l’originale, l’intervento di Giorgia Meloni nei confronti di Tomaso Montanari. 

Dopo un po’, ammetto, mi sono incartato e c’è un motivo: l’alternarsi di arroganza assertiva e di richiami a valori universali condivisibili, ma utilizzati in modo strumentale, crea una gran confusione e rende la parodia che costituisce il mio esercizio di stile, a tratti, incoerente, mentre, a prima vista, il testo della Meloni fila liscio come l'olio di ricino.

Valutino i lettori, dopo aver letto il recto e il verso, il grado di livore e di sgradevolezza delle sue parole.

Originale di Giorgia

Da qualche giorno, con un crescendo inquietante di dichiarazioni sempre più intrise di odio politico, ci troviamo costretti a leggere gli sproloqui di Tomaso Montanari «intellettuale» vip della sinistra e prossimo rettore dell'Università per Stranieri di Siena che propone la cancellazione del Giorno del Ricordo per i martiri delle Foibe. Ossia il 10 febbraio, data solenne sancita da una legge dello Stato approvata nel 2004. Per lui in spregio al monito del presidente Sergio Mattarella nient'altro che un'operazione di «revisionismo di Stato» frutto della propaganda della destra.

Su La Stampa di ieri, il professore del quale non sono note ricerche scientifiche riguardo la materia su cui si avventura si è prodigato in una serie di sciocchezze sulla tragedia che ha coinvolto migliaia e migliaia di italiani trucidati dai partigiani comunisti di Tito: «Non ci furono milioni di infoibati, probabilmente furono cinquemila, tra i quali molti erano fascisti e nazisti, altri erano innocenti». Altri erano innocenti Se è già falso e puro riduzionismo dire che nelle foibe sarebbero morte cinquemila persone, il folle messaggio che passa dalle sue parole è che infoibare migliaia di «fascisti» non sia stato un crimine. È proprio sulla base di questo estremismo che personaggi alla Montanari giustificano e minimizzano da anni la brutale uccisione di Norma Cossetto, ragazzina torturata e stuprata in branco dai «partigiani» e poi gettata viva in una foiba per la grave colpa di non essere stata ostile al fascismo (come gran parte degli italiani di allora).

Ecco, mi chiedo, con molta serietà e preoccupazione, se questo odio e questa violenza rappresenteranno la «linea» didattica dell'Università per stranieri di Siena, nella quale parole del futuro rettore ha promesso che insegnerà ai ragazzi «i valori dell'antifascismo in modo militante». Al di là della perplessità sulle materie da insegnare in un Ateneo (paghiamo per questo cara ministra Messa con i soldi pubblici Montanari?), mi piacerebbe sapere se i «valori» di cui parla l'esperto di arte siano quelli che hanno ispirato chi ha colpito a morte, tra i molti, Sergio Ramelli o animato la mano di chi ha arso vivi i fratelli Mattei, e cioè che la violenza contro i «fascisti» non solo è giustificata, ma è da incoraggiare.

Nella sua intervista a La Stampa Montanari scrive che «c'è troppa tolleranza verso i fascisti», concetto che aveva già sviluppato, questa volta su il Fatto Quotidiano: «Sembriamo aver dimenticato che per i fascisti e solo per i fascisti non valgono tutte le garanzie costituzionali: per esempio, non valgono la libertà di associazione e di espressione».

Insomma per Montanari ai «fascisti» vanno tolti tutti i diritti, anche quello di non essere ammazzati dagli «anti». Già questa sarebbe una follia fuori dall'insieme di valori della civiltà occidentale, secondo la quale il rispetto della persona umana si concede anche al peggiore degli individui, ma c'è di più. Perché l'elenco di questi «fascisti» ai quali togliere ogni diritto e da prendere a fucilate all'occorrenza, lo stila lo stesso Montanari, insieme ai suoi soliti compagni di merende. E, ovviamente, nell'elenco ci sono tutti i partiti di destra, anche quelli rappresentati in Parlamento.

Qualche mese fa nel salotto di Lilli Gruber, Montanari teorizzava questa sentenza: «Non vi è dubbio che il partito della Meloni sia il punto di riferimento di quel risveglio del fascismo storico in questo Paese». Se ci fosse qualche poveretto che prendesse seriamente le farneticazioni di Montanari, quindi, oggi si sentirebbe legittimato a compiere qualsiasi atto, anche violento, anche incostituzionale, contro il pericolo fascista rappresentato da Fratelli d'Italia o da qualunque movimento individuato dai vari Montanari d'Italia.

Che dire, insomma, davanti a tali assurdità? Non mi interessano le polemiche sterili, ancora di meno mi interessa parlare del millennio passato, di fascismo e comunismo. Provo pena per personaggi come Montanari (e ce ne sono diversi) che, in assenza di talento specifico, si affannano a costruirsi una carriera grazie a un antifascismo grottesco e da operetta. Ma ora si sta davvero superando il limite. In una democrazia evoluta, un professore o peggio un rettore non può diffondere messaggi di odio, discriminazione e violenza come questi. Cosa farà Montanari, vieterà ai professori e agli studenti di destra della sua università di esprimere le proprie opinioni? Così sono nati i Talebani, proprio con la propaganda estremista nelle università. Non è un problema di Fratelli d'Italia, è un problema per l'Italia, e mi auguro che qualcuno abbia la decenza di fermare questa pericolosa deriva.

 

O.G.M.

Da qualche giorno, con un crescendo inquietante di dichiarazioni sempre più intrise di odio politico, ci troviamo costretti a leggere gli sproloqui di Giorgia Meloni sedicente «politica», vip della estrema destra di ispirazione neofascista e prossima candidata al ruolo di Presidente del Consiglio che propone l’epurazione di un docente dall’Università per opinioni politiche a lei sgradite, in spregio all’articolo 33 della Costituzione, ma in perfetta linea con la politica del Mascellone che impose il giuramento di fedeltà al regime fascista da parte dei docenti universitari.

Su “Il Giornale” di ieri, l’esperta di insegnamento senza Laurea del quale non sono note ricerche scientifiche riguardo il Diritto Costituzionale (in particolare per quanto attiene all’articolo relativo alla ricostituzione del Partito Fascista, nelle disposizioni transitorie e finali) si è prodigata in una serie di sciocchezze su un argomento di cui poco sa, essendo diplomata al Liceo Linguistico e, per quanto ci risulta, non avendo conseguito alcuna specializzazione in materie attinenti alla Storia.

Inutile ricordarle il contesto storico in cui avvenne la tragedia delle foibe e le crudeltà commesse dai Fascisti in Jugoslavia e neppure le opinioni degli storici fidedegni e non di Area. Fa fede della sua ignoranza sul tema la foto più volte riproposta dai suoi sodali della presunta fucilazione da parte dell’esercito titino di Italiani. Lo sanno ormai anche i sassi che l’immagine rappresenta in realtà il contrario di quello che si vuole rappresentare. Basterebbe solo avere aperto un libro di Storia o semplicemente informarsi su Internet.

Ecco, mi chiedo, con molta serietà e preoccupazione, se questo odio e questa violenza rappresenteranno la «linea» politica dei Fratellini di Italia, che si ripromettono di guidare il nostro Paese dopo le prossime elezioni. Purtroppo, anche quando vincessero le elezioni, dovranno giurare su un testo che nasce dall’antifascismo, il che comporterà qualche colica renale ai prossimi Ministri. Al di là della perplessità sul campo di influenza del potere politico sulla Libertà di insegnamento (paghiamo con i soldi pubblici Giorgia Meloni per limitare la libertà di opinione dei docenti?), mi piacerebbe sapere se i «valori» di cui parla l'“esperta di Storia”, formatasi sui libercoli di Pansa, siano quelli che hanno ispirato chi ha colpito a morte migliaia di Partigiani e Partigiane, appendendoli ai ganci di macellaio alle porte dei paesi, prima di soccombere dopo il 25 aprile?

Nella sua intervista a “Il Giornale” la Meloni scrive che «c'è troppa tolleranza verso gli antifascisti», concetto che aveva già sviluppato: «Sembriamo aver dimenticato che per gli antifascisti e solo per gli antifascisti non dovrebbero valere tutte le garanzie costituzionali: la libertà di associazione e di espressione dovrebbe essere limitata, non adeguandosi alla ricostruzione della Storia d’Italia che è l’unica veritiera, la nostra: quella che nega i Lager o perlomeno che minimizza la responsabilità del Duce nello sterminio, l’utilizzo dei gas in Etiopia e che afferma che il Duce ha fatto tante cose buone».

Insomma, per Giorgia agli «antifascisti» andrebbero tolti tutti i diritti, visto che in modo abusivo si sono sostituiti al legittimo governo esautorato dal destino cinico e baro e dall’intervento delle forze demo-pluto-giudaico e, ovviamente, comuniste.

Già questa sarebbe una follia fuori dall'insieme di valori della civiltà occidentale, secondo la quale il rispetto della persona umana si concede anche al peggiore degli individui, ma c'è di più. Perché l'elenco di questi «antifascisti» ai quali togliere ogni diritto e da prendere a fucilate all'occorrenza, lo stila la stessa Meloni: in primis Montanari, insieme ai suoi soliti compagni di merende e ai compagni di Bibbiano. E, ovviamente, nell'elenco ci sono tutti i partiti di Sinistra, tranne il PD che è vicino alle sue posizioni in merito e che infatti, in questo momento, tace.

Qualche mese fa Meloni teorizzava questa sentenza: «Non vi è dubbio che il partito degli amici di Montanari sia il punto di riferimento di quel risveglio dell' antifascismo storico in questo Paese». Se ci fosse qualche poveretto che prendesse seriamente le farneticazioni della Meloni, quindi, oggi si sentirebbe legittimato a compiere qualsiasi atto, anche violento, anche incostituzionale, contro il pericolo antifascista. Infatti, si incomincia dalla Libertà di insegnamento e poi si vedrà.

Che dire, insomma, davanti a tali assurdità? Non mi interessano le polemiche sterili, ancora di meno mi interessa parlare del millennio passato, di fascismo e comunismo.

Provo pena per personaggi come la Meloni (e ce ne sono diversi) che, in assenza di talento specifico, si affannano a costruirsi una carriera grazie a un lifting grottesco e da operetta che mima le espressioni dei Padri della patria da Calamandrei a Moro solo quando fa loro comodo e carezzano, nel contempo, la testolina del busto del Duce nel salotto buono. Ma ora si sta davvero superando il limite. In una democrazia evoluta, un politico o peggio un futuro presidente del consiglio non può diffondere messaggi di odio, discriminazione e violenza come questi. 

Cosa farà la Meloni, vieterà ai professori e agli studenti di Sinistra della sua università di esprimere le proprie opinioni? Così sono nati i Talebani, proprio con la propaganda estremista nelle università. 

Non è un problema di Fratelli d'Italia, è un problema per l'Italia, e mi auguro che qualcuno abbia la decenza di fermare questa pericolosa deriva.

sabato 21 agosto 2021

Occhio. Il linguaggio degli avvelenatori di pozzi.

 Sono passati dieci anni da questo mio intervento sul linguaggio dei giornali di area Mediaset. 

https://graffidigesso.blogspot.com/2011/11/il-linguaggio-ammiccante.html

Nulla è cambiato.

 Cambiano i nemici dell'individuo barricato nella sua villetta monofamiliare con recinto: i sindacalisti, i virologi, Mattarella, lo Stato canaglia, i Poteri forti, i Talebani, gli extracomunitari, gli islamici et similia. 

E' d'uopo che si armi il cittadino inerme, e subito.

Poi potrà sparare a casaccio verso le larve evanescenti create da una certa stampa irresponsabile in una fantasmagoria rutilante, da ubriacare chiunque.




lunedì 16 agosto 2021

Tristagoria afghana

 Sì, lo so: sono contorto e la vignetta la capirò solo io. Non importa. C'è, tra l'altro, una falsa etimologia e non fa ridere. Per niente.



venerdì 13 agosto 2021

A proposito dei fascioleghisti che vogliono un parco "Hitler".




 Per i fautori della tolleranza a tutti i costi. Questi alzeranno l'asticella fintanto che qualcuno non li fermerà. Ci sono le Leggi e le autorità competenti che non dovrebbero permettere simili derive, ancora. Ci si appelli a loro. Subito. Fuori i fascioleghisti dalle istituzioni democratiche nate da una Costituzione antifascista.

P.S. Ci si prepari al solito barbatrucco per alzare l'asticella: è una provocazione.
Sì. Una provocazione fascista. Senza virgolette.

domenica 8 agosto 2021

Riciclo consigli del "Ghost writer in saldo": la Lega e la malavita

Mi sono proposto come "Ghost writer in saldo" per la Lega quattro anni fa. Ho cercato e cerco di convincere i vertici dell'ex Carroccio a dare una svolta per evitare di estinguere goccia a goccia il proprio credito. Niente. Eppure sono economico!

Dopo quattro anni il cavallo è più un brocco e Capitan Findus arranca e, dopo aver pompato un po' di sangue al M5S, durante il governo Conte-Salvini, ora è in piena emorragia: i Fratellini d'Italia, novelli Vlad Dracul, vovoida di Valacchia, stanno succhiando sangue e linfa all'anima fascistoide della Lega che ha strizzato a lungo l'occhiolino all'estrema destra, tanto da sembrar guercia. 

Il mio consiglio rimane lo stesso da quattro anni in qua. 

Se volete vedere l'intervento completo dovrete andare al post del 13 giugno 2018 (ripubblicato il 23 aprile 2019).

http://graffidigesso.blogspot.com/2018/06/consigli-non-richiesti-di-un-umorista.html


"Insomma, se è, dunque, naturale (non ho detto giusto, eh?) che la Lega approfitti di un nemico esterno farlocco, gli extracomunitari, e di quello interno debolissimo, i cosiddetti “buonisti” (ora ribattezzati persino dai pentastellati “falsi buonisti”, un tempo nel linguaggio berlusconiano “Comunisti” o, in quello del neofascismo, “zecche rosse”, ma son sempre loro), sottovalutandone o sopravvalutandone la forza, eviti, però, di fare errori marchiani: se ci terrà proprio a mantenere il potere a lungo, ma non dovrei darle consigli, nevvero?, dovrà ben guardarsi dai tradizionali nemici interni e non fantasmatici della politica italiana: la corruzione e l'infiltrazione mafiosa.

Altrimenti, poiché le masse possono essere ingannate a lungo, ma non per sempre, saranno monetine. Non in tasca, però! ;-) "




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