Ovviamente solo i polli ci potevano
cascare. Non se ne abbiano i pentastellati per questo commento
sicuramente altezzoso, ma la barzelletta del non siamo né di Destra né
di Sinistra non faceva ridere.
Quando qualcuno afferma, per di più
credendoci fermamente, a simili castronerie non ha scia ;-) mnestica
della storia politica dell'Italia, in primis di quell'episodio
singolare, ma significativo, che fu l'Uomo Qualunque.
E' vero che un Movimento, quando è
tale, ha più anime e la divisione con l'accetta tra ciò che è di
Destra e ciò che è di Sinistra, nel comporsi magmatico di interessi
di vario genere, non è sempre possibile. All'inizio.
Sta di fatto che ora, e senza tema di
smentita, il M5S si è adeguato, qual materasso Memorex, alla
politica della Lega che, a sua volta, ha imboccato la strada
dell'estremismo di Destra senza se e senza ma.
L'uscita antisemita di Lanutti, quello
che ha tirato fuori dal cilindro un falso storico accertato come “I
Protocolli dei Savi di Sion”, non ha ricevuto nessun severo
commento di condanna, la politica della criminilizzazione dei
profughi e delle Ong, cavallo di battaglia della Lega, è stata
assimilata senza colpo ferire, mentre il Reddito di Cittadinanza,
l'unico simulacro di politica sociale e solidale di Sinistra, si sta
trasformando in un pastrocchio terribile, perché le premesse da cui
parte il Movimento 5 Stelle sono molto confuse.
Il dettato costituzionale è chiaro: il
lavoro è un diritto e il lavoratore che non lavora non è un
fancazzista, è una persona a cui si sta togliendo dignità. Lo Stato
(con la esse maiuscola) ha il dovere di permettere a tutti di
accedere non solo a un lavoro quale che sia, ma anche a una
retribuzione in grado di garantirne la dignità. Punto.
Se c'è un errore marchiano della
Sinistra degli ultimi trent'anni (e ora ne sta pagando giustamente lo
scotto) è di aver perso di vista questo semplice concetto,
confidando nelle manine sante del Mercato del Lavoro che, lasciate a
se stesse, hanno combinato disastri che, more solito, hanno pagato i
deboli a favore dei ricchi.
E i dati sulla distribuzione della
ricchezza in Italia (e nel Mondo) sono incontestabili, tranne per chi ha qualche problema con le tabelline.
Nella logica pasticciata del Movimento
5S c'è del buono: chi non ha reddito e non può vivere
dignitosamente va aiutato.
Peccato che dalle indicazioni sul
Reddito di Cittadinanza prevale il sospetto e il pregiudizio
destrorso: il potenziale lavoratore viene considerato un divanista
professionista a cui può essere concessa sì una possibilità, ma
che va controllato come un bambino capriccioso.
Vuoi lavorare? Prima ti offro un
lavoro, se rifiuti le mie proposte perdi il reddito di Cittadinanza.
Vuoi spendere i soldi del Reddito? Non puoi farlo come vuoi, perché
altrimenti ti puniamo pesantemente.
Insomma il lavoratore diventa un
“minus habens” da guidare verso il virtuoso percorso del lavoro,
da locupletare con pochi spiccioli, purché si comporti bene e
ovviamente stia buono (il “panem e circenses” non è mai morto).
Come si vede, traspare uno statalismo
(con la minuscola) paternalista e al contempo autoritario, in
perfetta linea con la storia degli ur-fascismi di tutte le epoche.
Ovviamente una volta assunto il
lavoratore dovrà accettare, pena l'estinzione del reddito di
cittadinanza, qualsiasi retribuzione (si è parlato forse di minimi
salariali?), diventando merce molle nelle mani di imprenditori che,
incassando tra l'altro bonus fiscali dallo Stato, non si sbracceranno certo a
retribuire verso l'alto una manodopera costretta alle Forche caudine
del meccanismo che è stato messo in moto.
Sia chiaro: gli imprenditori fanno il
loro mestiere e sanno quanto è importante la manodopera, ma anche
loro devono fare i conti della serva e, se possono risparmiare, anche
illegalmente, risparmiano, anche attingendo al nero, come ben si può
vedere dal pasticciaccio brutto del babbo fascio-liberale di Di
Battista.
In sovrammercato, c'è qualche
cattivello che perfidamente suggerisce che il rendere il nostro Paese
la più maleodorante sentina del razzismo spicciolo in Europa farà
sì che i lavoratori stranieri, anche quelli stabilizzati, se ne
vadano in altri lidi per far posto nelle fabbriche del Nord alla
manodopera “stracciona” (nella logica polenton-leghista,
ovviamente) del Meridione.
E il M5S che ha ottenuto grande
consenso al Sud si troverà col cerino in mano, mentre la Lega non
pagherà pegno, anzi raccoglierà consensi dal suo bacino elettorale
di riferimento. Non solo. Perché in Italia l'Unità nazionale da
Nord a Sud or rappresentata dal “celodurismo honesto”, variante creativa del “familismo amorale”, prevede che gli altri, in ispecie se si
tratta di stranieri o diversi da noi, si piglino a calci in culo, se
infrangono le regole (se delinquenti, si mandino a morte o si butti
via la chiave), mentre noialtri facciamo beatamente gli affari nostri
e della Legge ce ne facciamo un baffo.
Perché il mandato
popolare, nella logica ingenua delle masse, rende pentastellati e
leghisti, e loro si sentono tali, sacrosanti come i Tribuni della
Plebe a Roma. Mi duole comunicare per chi è digiuno di Storia romana
che coloro che hanno rivestito tale carica non sempre hanno sempre fatto una bella
fine, anche quando proponevano riforme altamente popolari...Uomo avvisato...
arz©
arz©
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