domenica 6 gennaio 2019

Paolo Polidori. Dulce et decorum est tacere.


Paolo Polidori, vicesindaco di Trieste, sarà ricordato nella storia con la esse minuscola per aver buttato il necessario per ripararsi dal freddo di un senzatetto in un cassonetto e per essersene vantato pubblicamente.
Sommerso dai pensieri dei benpensanti di cui non gli frega niente, tranne poi pentirsi di averlo scritto, visto che ha rimosso il post, dopo essere stato travolto dalle proteste ( investito, tra l'altro, dagli auguri funesti di qualche malpensante che gli ha prospettato una morte o rapida o lenta e dolorosa, e di questo dovrebbe importargli qualche cosa), si giustifica dicendo che il senzatetto è tale perché lo ha scelto, nonostante gli sforzi dell'amministrazione di dargli un ricovero, e che mediamente il senzatetto rumeno (ne conosce in seconda battuta anche la nazionalità) in un mese guadagna 3000 euro.
Paolo Polidori dovrebbe trattenersi dal proferire parola, tenendo presente il detto non friulano, d'accordo, ma veneto che ben si addice a questa situazione: talvolta è peggio la pezza del buco. Ogni parola che ha scritto o pronunciato dopo il famigerato post è risultata essere un'offesa all'intelligenza, alla coerenza e all'umanità.
Nel suo primo post aveva scritto di non sapere di chi fossero gli indumenti, poi dichiara candidamente di sapere vita morte e miracoli del proprietario degli stessi.
E prendere degli oggetti appartenenti a una persona che si conosce e buttarli in un cassonetto è chiaramente un reato senza se e senza ma.
Decoroso, dopo aver compiuto una scemenza, è stare in silenzio e magari vergognarsene un po'. Mentre in Europa, la tanto vituperata Europa, si lasciano legati ai pali indumenti per coloro che dormono sotto le stelle in pieno inverno per evitare che muoiano assiderati, in Italia un vicesindaco toglie il necessario per coprirsi a un disperato che preferisce, ovviamente solo nella testa di Polidori, dormire all'aperto con temperature vicino allo zero ricoprendosi d'euro per proteggersi dal freddo come un novello Paperone.
 Le idee bacate, evidentemente, danno alla testa più dell'alcol e l'alitosi di chi se ne nutre invita tutti noi a mantenere le debite distanze.
arz©

1 commento:

  1. Ho corretto qualche pleonasmo di troppo. Scrivo di getto, in particolare in simili occasioni.

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