domenica 15 gennaio 2012

Casta e anticasta

Mi frullava per il capo da tempo, ma non osavo: è talmente impopolare!
...Fortunatamente un giornalista l'ha detto e senza peli sulla lingua.
Leggetevi il post nell'originale di Vittorio Zucconi: http://zucconi.blogautore.repubblica.it/2012/01/15/io-casto-tu-casta/
A me la parola "casta" non è mai piaciuta. Onore al merito per chi inizialmente ha aperto il coperchio della pattumiera ( sto riferendomi a Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo), ma il termine non mi convince. In genere, in un ambito dove vigono le caste, il non appartenere ad una "casta" ( o al più a una "NON casta") non è possibile. Se c'è una casta X, ci sarà una casta Y e Z e al limite si può essere un "fuori casta" , una specie di casta anticasta ( bel gioco di parole, nevvero?)
La condanna di una casta, inoltre, è spesso il frutto della frustrazione di un'altra casta ( che in genere ha meno privilegi e minori pari opportunità).
Insomma, non la faccio lunga: la  casta può diventare un facile capro espiatorio della nostra pochezza; ho come l'impressione che molti italiani "anti-casta" se si trovassero nelle condizioni di agire come gli appartenenti alla casta superiore si comporterebbero allo stesso modo. Perchè il peccato di chi gode di un privilegio è proprio quello di poter peccare, mentre noi, spesso, più che condannare il peccato, ci lamentiamo di non poterlo fare.
Generalizzo, of course, ma credo che la parola "casta" nasca dall'antipolitica, dalla scarsa responsabilità rispetto alle nostre azioni e dalla maledetta e condannabile predisposizione dell'uomo a non guardare nel proprio piatto ("Ho fatto il mio dovere") per condannare ( o invidiare?) la ricchezza del piatto altrui ("Non ha fatto il suo dovere").
Credo in una società senza caste, dove il ladro da scovare non sempre è così irraggiungibile e difficile da catturare. E la nostra non lo è, altrimenti certi personaggi non starebbero in Parlamento, regolarmente votati dai più feroci critici del privilegio, ma al bar sotto casa a farfugliare qualcosa sotto gli effetti dell'ennesimo grappino ;-) 
©arz
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