«Le conseguenze umane della crisi
dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e
non chi da quello stato sta cercando di farla uscire».
Monti ci ricasca: deve rettificare
quello che non avrebbe dovuto rettificare. Tutt'al più avrebbe
giovato una maggiore chiarezza.: l'effetto alone delle parole
generiche ( di cui un governo in bilico, non in equilibrio è, suo
malgrado, ricco) non è elegante e non giova all'efficacia
comunicativa .
“Tra” le conseguenze umane della
crisi ci sono, infatti, i licenziamenti, i disoccupati, gli
imprenditori in difficoltà, i commercianti con l'acqua alla gola, ma
anche, ed è inutile negarlo, i suicidi ( la cui contabilità, come ho già
scritto, non è importante in sé e per sé, ma per essere una “spia”
di una condizione di difficoltà che coinvolge tutti).
La rettifica, come è ovvio, nasce dalla seconda parte della frase: l'accusa un po' troppo esplicita a chi ha governato prima di
non essersi preso la responsabilità di quanto è accaduto.
Poiché l' “oscenità” della causa
( un Governo incapace, tendenzialmente dedito al ladrocinio, con un
personale politico di infima categoria) non può essere proferita, si
preferisce negare l'effetto.
Non si parla di suicidi, ma forse
dell'aumento della benzina, che, notoriamente, ha un valore “umano”
di un certo spessore...
arz©
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