Ora spengono il riscaldamento nelle
scuole. Bene benissimo!
No, non non sono impazzito.
Siete ancora convinti che la vostra
missione sia conquistare il Mondo, Professori?
Strategicamente, datemi retta, la
situazione volge al meglio.
Come sapete, non potete contare su
nessuna solidarietà: voi siete dei fannulloni e parassiti e anche se
schiattate di freddo nessuno dividerà il proprio mantello per
proteggervi dal gelo. Anche San Martino non avrebbe pietà di voi.
Non fate l'errore di lamentarvi. Anzi:
a scuola ci si va anche con -20° ! Voi col cappotto e con la sciarpa
( la tracheite è sempre in agguato), mi raccomando! E camminate
anche tra i banchi per riscaldarvi un po' ( in termini di efficacia,
inoltre, l'andamento peripatetico del professore ha sicure ricadute
didattiche;-)
Dopo pochi minuti, i ragazzi
cominceranno a lamentarsi: vi chiederanno di riprendere il giubbotto,
di andare dal Preside per far presente la situazione. Calma e
ghiaccio;-)!
Col sorriso del docente esperto, ora
proporrete ai tremebondi una dotta lezione sulla Campagna di Russia
dell'ARMIR.
Parlate dei fenomeni di congelamento,
geloni, delle dita dei piedi che si staccavano come petali e amenità
varie...
Storia, pura Storia. E , ovviamente,
non dimenticate di parlare degli scarponi di cartone pressato che si
scioglievano che era un piacere tra i ghiacci russi. Ecco: spiegate
ai fanciulli, seduti ai banchi e intirizziti, che la meglio gioventù
di cui tutti si riempiono la bocca (“Sono il nostro futuro!Il
nostro futuro!”) , quando ci sono di mezzo gli interessi nazionali
e internazionali o, come in questo caso, banalissime questioni di
budget delle Province, può benissimo morire assiderata.
Qualche allievo, ormai cianotico, si
alzerà e dirà che non è giusto.
Voi gli farete presente che la Scuola
non è la cinghia di trasmissione dello Stato Etico e che quindi non
sta a voi dire se è giusto o non è giusto: voi insegnate Storia e
se qualcosa è successo vuol dire che c'era una ragione. Forse, e
ditelo serafici sempre sorridendo, viviamo veramente nel migliore dei
mondi possibili. Ah, il giorno in cui lo studente ritornerà a scuola
dalla convalescenza chiedetegli la giustifica ! E se sul libretto delle comunicazioni scuola-famiglia ci
sarà scritto “influenza”, “bronchite”, “polmonite”,
incominciate la tiritera delle generazioni dei mollaccioni e dei
bamboccioni e che voi, quando eravate alpini a San Candido, certe
guardie a 20 sotto zero con 39 di febbre !( anche se siete stati riformati, of
course).
Ecco in mancanza di odio di
classe, voi professori, tutti comunisti, datevi all'insegnamento dell'odio in
classe.
Da cosa nasce cosa, datemi retta!
arz©
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