domenica 25 novembre 2018

Ordine Nuovo. Caos vecchio.

Be', se qualcuno avesse pensato (come era ed è auspicabile, e lo dico senza ironia, ovviamente in un paese "normale" che avesse fatto sul serio i conti sugli orrori del suo passato) all'abolizione dell'articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione, ossia la norma che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista, dovrebbe avere un attimo di ripensamento, osservando il logo che propone il "Centro Studi- Ordine Nuovo".
Ovviamente, non si tratta di una riproposizione della rivista gramsciana.
Quel che mi colpisce è l'imperizia con cui viene disegnato il simbolo. I membri del circolo sono evidentemente talmente sfigati da non potersi permettere un grafico al secondo anno delle scuole professionali.
Un fascio littorio più triste di questo non l'ho mai visto.
Il tutto si presenta come un segnale stradale di divieto con un'ascia bipenne un po' spennata.
Ci sarebbe da ridere, ma quel che temo è che facciano sul serio. Se ridessero un po' anche loro, sarei confortato, ma credo che le mie ingenue osservazioni sarebbero accolte con virile indignazione. Ed è questo il punto.
arz62

Nessun commento:

Posta un commento

Translate