Purtroppo, il M5S ha qualche problema
con i verbi. Una cosa è dire “Sto stampando” e un'altra “Sto
per stampare”: si vuol abolire la differenza tra fase progressiva e imminenziale dell'azione. L'errore più grave è stato, però, festeggiare con i
visi stralunati sul balconcino la sconfitta della povertà con un
passato prossimo: “Abbiamo abolito la povertà” per poi, forse,
tra breve, non si sa da chi, ventilare la stampa di una tessera che permetterà
di sconfiggere una povertà che dovrebbe risultare già sconfitta.
Ci si lamentava dei congiuntivi, mentre
il dramma è questo presente indicativo che sa sempre più di passato, con il
ritorno della propaganda più becera da parte del M5S, condita sempre
più dalla supponenza (“Questo lo dice lei!”), mascherata da uno stile assertivo farlocco che va però tanto di
moda e accompagnata dallo sfoggio muscolare da parte del suo alleato a corroborar tesi tutte da dimostrare.
Stiamo per vivere o stiamo già vivendo
un terribile “presente remoto”. Che brutto tempo! ;-)
Nessun commento:
Posta un commento