domenica 4 agosto 2019

Legittima difesa in azione: l'omicidio del Carabiniere a Roma.

Mi scusino gli avvocati che mi degnano della loro amicizia; la mia, infatti, è un'intrusione nel loro campo e io non ho né zappa, né trebbiatrice, né falce messoria per procedere alla coltivazione scientifica e intensiva del terreno.
Però, sono dotato di una certa capacità di prevedere il futuro: questo potere non è dato da doti soprannaturali, ma dal saper mettere insieme gli avvenimenti logicamente e fare la somma, due più due.
La questione riguarda l'omicidio per accoltellamento a Roma del Carabiniere Rega.Gli avvocati difensori del reo confesso stanno già allestendo il trappolone: insinuano in primis che l'omicida non sapesse di avere a che fare con un Carabiniere.
E la questione regge: era in borghese e per di più senza pistola di ordinanza.
Non confermano la confessione a caldo dell'assassino. C'è la questione della benda messa al complice dell'aggressione di cui ho già parlato in altra occasione che servirà a depotenziare il valore della prima ammissione a caldo di Finnegan Lee Elder.
Chiedono astutamente le immagini che sanno non esistere.
Come dire? Facciamo chiarezza: se ci saranno delle immagini, saremo disposti a cedere all'evidenza dei fatti. Come? Non ci sono immagini? Ohibò, quanto ci dispiace!
Purtroppo, i Carabinieri hanno già detto che videoregistrazioni non ci sono. Voi direte, ehmbè? Tutto qui?
Ultimo tassello non ancora evocato se non in confuso: la legittima difesa, il provvedimento fortemente voluto dalla Lega e diventato legge nel 2019.
Orbene, ordunque.
Il quadro è questo: il giovane americano, sentitosi truffato dallo spacciatore, intimorito per l'incontro chiarificatore con un malintezionato, si è recato con l'amico all'appuntamento con un coltello (legittimamente portato in Italia nel bagaglio in stiva). Aveva paura e sapeva di averla fatta grossa: aveva “sequestrato” il borsello per obbligare lo spacciatore a ritornare il maltolto.
Improvvisamente appaiono due estranei (amici degli spacciatori?) e i due americani si spaventano.
Che i Carabinieri in borghese si siano qualificati o meno poco importa: i due giovani statunitensi sono stranieri, non conoscono l'italiano e possono avere frainteso.
Et voilà, ecco il colpo di teatro: nel tentativo di fermare Lee Elder, Mario Circiello Rega tenta di bloccarlo, tenendolo per il collo. E qui scatta il richiamo alla legittima difesa: la difesa è sempre legittima (ricordate lo slogan?) e non è punibile chi agisce in stato di “turbamento e agitazione”. E come si fa a non essere agitati quando uno degli amici di pericolosissimi spacciatori ti prende per il collo?
Ecco come ritornano, veri e propri boomerang, le ideone di Capitan Findus: un reo confesso, grazie agli errori procedurali dei Carabinieri (la benda, il fatto che la vittima non avesse con sé l'arma di ordinanza), all'insistenza sulle prove documentarie attraverso le telecamere come panacea di ogni male, rispetto anche alle testimonianze, e all'ambivalenza di una legge che permette di utilizzare in qualsiasi caso le armi in caso di aggressione, si rimangerà tutto e da carnefice si trasformerà in povera vittima di un increcioso errore di valutazione (e se osserverete con attenzione le immagini dell'avvocato difensore con alle spalle il padre, la madre e la sorella affranti, capirete subito quale tasto batteranno non solo i parenti di Elder, ma anche i mass media statunitensi).
Et voilà!
Il Diavolo, lo sappiamo, fa le pentole, ma non i coperchi.
I coperchi li fabbricano bene quelli che si intendono di cavilli ed eccezioni.
E i boccaloni che pensavano di favorire la giustizia fai da te tanto al pezzo aiuteranno, probabilmente, grazie alla loro dabbenaggine e a una legge che lascia mano libera alle reazioni (armate) scomposte, i furboni a farla franca. Clap! Clap! Complimentoni!

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