sabato 31 agosto 2019

Capitan Findus, il calzino spaiato e sporco.


Sempre che non si vada a votare dopo l'ultima sparata di Di Maio, nel Centro-destra la pentola bolle.
E la novità, rullo di tamburi..., è Berlusconi!
(Ridete? Fate bene. Io sono un autore satirico!)
Non solo si è rifiutato di partecipare alla Rimarcia su Roma di ottobre organizzata da Capitan Findus, ma, sentite sentite!, ha dichiarato, perepepè, di sfilarsi dai partiti sovranisti di ogni risma.
Sa, infatti, che incombe una spada di Damocle sulla sua testa: per la prima volta al governo del Paese ci saranno due partiti che potenzialmente potrebbero occuparsi del palese conflitto di interessi di un Partito, Forza Italia, che detiene, indisturbato, il controllo su una parte consistente dell'informazione audiovisiva e della carta stampata.
Ovviamente nelle parole dei giornali trombettieri dell'immarcescibile i due partiti sono presentati come frange della Sinistra estrema, tra Prima Linea e le BR, e sono pericolosissimi, ma è anche vero che la loro maggioranza è sul filo del rasoio, in particolare al Senato.
Ed ecco il barbatrucco del prestidigitatore: prima fiancheggiatore di Capitan Findus (con Mediaset e i suoi giornaletti per pochi infimi a montar la panna dell'invasione dall'Africa), ora, per pura convenienza, Berlusconi si presenta come il moderato signore di una rispettabile età, con esperienza di governo, che, non sopportando di avere a che fare con il calzino spaiato e sporco di un partito sovranista, si offrirà per un disinteressatissimo “do ut des” con l'attuale maggioranza.
Su quale tema è chiaro a tutti, tranne agli ingenui.
E i tiepidini sulla questione del conflitto di interessi ci sono, in particolare nel PD che ha scheletri nell'armadio in merito che strabordano, lasciando uscire dalle ante malchiuse ora una tibia ora un perone, ora una falangina or una falangetta.
Sia chiaro che, passata la buriana, Berlusconi ritornerà prima o poi ad accarezzare il suo cagnolino che ha il guinzaglio corto e che per ora sembra in affanno: abbandonato da Bannon e da Putin (ha fallito il compitino di minare l'Unione Europea o perlomeno il Bel Paese), adesso viene lasciato in un angolo a guaire, triste e solitario come il binario di Claudio Villa.
E la sensazione che sia scomparso dall'orizzonte politico e mediatico non è dato solo dal fatto di aver abbandonato il Viminale, ma dalla sordina che gli è stata imposta non solo dalle zecche comuniste e dai traditori pentastellati con i loro miseri mezzi, ma da quelli che in narratologia sono denominati“falsi amici”.
Capitan Findus può ora liberamente abbaiare nelle sagre di Paese, tra una salamella e uno stinco al forno, ma la sensazione che sia stato declassato in pochi giorni da Comandante di un transatlantico a pilota inesperto e senza patente nautica di pedalò è abbastanza evidente.
Sic transit gloria mundi.
Non se ne crucci, comunque. In suo aiuto, non è detto che, a breve, non gli diano una mano dei “falsi nemici”.
Sì, sono sibillino. Lo so. ;-)

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