venerdì 16 agosto 2019

Capitan Findus e il fascino della coerenza.


Se c'è un fascino in Capitan Findus, è il fatto che è rozzo e primitivo; si presenta, secondo la formula di Umberto Eco utilizzata per studiare il fenomeno di Mike Bongiorno, non al di sopra del proprio interlocutore, ma o come lui o persino peggiore di lui. 
E' il motivo per cui scatta il meccanismo di identificazione. 
Ma il fascino della coerenza che molti dei suoi sostenitori vedono in lui è un'illusione ottica.
Il Capitano voleva spaccare l'Italia in due, non ha protestato quando qualcuno ha pensato bene di pulirsi il sedere con il simbolo della Patria, ha sputato (e continua a sputare) sull'antifascismo che sta alla base della nostra Repubblica e della nostra Costituzione.
Ora che è sovranista e la bandierina sventola su tutti i profili twitter amici, il suo passato sembra non esistere.
Se è stato coerente, lo è stato nella criminalizzazione dei migranti e delle ONG.
Stop.
E infatti su quello batte perché altre coerenze di pensiero non ci sono state.
E' un'ossessione? No, a mio avviso: è lo scoglio su cui si aggrappa con il doppio strato di Vinavil, mentre il resto del Paese affonda.

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