Gentili Senatori e Onorevoli della
Destra,
Vi scrivo per palesarvi una mia
preoccupazione.
Ho la netta percezione che a breve
ritornerete al Potere; neanche le Sardine riusciranno a fermarvi e il
ritorno agli scranni dell'esecutivo è ormai prossimo.
Non fraintendete: non è questa la mia
preoccupazione.
Vi scrivo da umorista e da insegnante;
non unisco i due ruoli per convenienza, ma per necessità: oggi chi
opera all'interno del sistema scolastico non può avere come ultima
ancora di salvezza l'umorismo. La Speranza è già fuoriuscita dal
vaso di Pandora qual Skifiltor dalle mani dell'agitato pargolo.
E' inutile che vi inviti a riflettere
sul pensiero di Don Milani e sulle intenzioni “buoniste” della
Sinistra sulla scuola: inclusione, anticlassismo, attenzione per le
fragilità et similia.
So che li rifiutate in blocco o in
parte, anche per alcuni oggettivi fallimenti , e che ritenete
responsabili dei danni che ora sono evidenti nel sistema di
istruzione i professorini e i professoroni (di Sinistra) che hanno
strologato di pedagogia.
La mia preoccupazione è un'altra: che,
anche con voi al potere, tra breve, non cambi nulla (nelle precedenti
esperienze di governo della Destra, de facto, non è successo nulla
di significativo, se non lo svilimento dell'attività dei docenti e
il sistematico taglio dei fondi per l'Istruzione che ha visto
protagonisti entrambi gli schieramenti).
Vi invito foscolianamente, dunque, non
alle Storie , ma ad essere voi stessi: quelli che hanno sempre
invocato severità.
Orbene, quando ritornerete al Potere e
potrete invocare l'inflessibilità della scuola, non trattenetevi:
bocciature a gogò, selezione sive decimazione programmatica, ritorno
al giudizio definitivo di fronte alla palese ignoranza dei pargoli.
Su una classe di trenta ormai (e ve lo
dico per esperienza), seguendo i parametri che voi auspicate siano
ristabiliti e che risalgono ai tempi che furono, se ne salveranno due
o tre.
I genitori piangeranno, ma non fatevi
intimidire. Vi hanno votato e paghino le conseguenze della loro
dabbenaggine.
Siete duri e puri, vero? Non siete dei
mollaccioni di Sinistra!
Che la scure cada pesante sulle loro teste:
i bravi e gli ottimi sopra gli scudi, gli altri al lavoro servile, alla catena e a
raccogliere i pomodori al posto degli extracomunitari!
Per essere credibili, però, poiché il
pesce puzza dalla testa, dovreste eliminare alcune ambiguità:
dovreste redarguire nel vostro campicello i lodatori delle “zucchine
di mare”, i fautori dei macellai che, siccome hanno esperienza nel
taglio e nel cucito delle carni, possono svolgere onorevolmente il
lavoro dei chirurghi, mettere all'angolo i consultatori compulsivi
di Google che deridono gli esperti con doppia laurea e Master nei
quattro angoli del mondo, prendere il consigliere comunale di Destra
che si meraviglia che Cristo sia ebreo per la collottola e a calci nel culo rimandarlo a catechismo o pretendere per lui dal Papa la scomunica.
Il mio timore è che non farete un bel
niente: non ne avrete il coraggio, perché il brodo culturale su cui
prospera la vostra forza, oggi, sono l'incompetenza e una buona dose di
ignoranza che albergano sovrane tra i vostri quadri.
L'unico cavallo che cavalcherete, e or
sono indovino, sarà il vecchio cavallo bolso dell'abolizione del
valore legale del titolo di studio, il ronzino asfittico berlusconiano e della P2
di Licio Gelli.
Smentitemi, per cortesia. Ve ne prego.
Arz