sabato 2 novembre 2019

Pissi pissi Bao Bao: ci troviamo tra la pipì e la popò. Cose di scuola (Vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori).

La spiego facile facile, a prova di analfabeta funzionale.
Un bambino, senza sorveglianza, mentre si reca in bagno in una scuola di Milano,
muore tragicamente.
L'opinione pubblica urla a squarciagola: “A chi diavolo affidiamo i nostri figli?”
Le scuole pubbliche da anni sono sotto organico (=sono pochi) e non possono
permettersi un collaboratore scolastico (=bidello) ad ogni piano.
Il docente (=maestra/o o professoressa/professore) ora viene invitato a controllare
che ci sia al piano un collaboratore scolastico prima di mandare il bimbo in bagno. 
Non può accompagnarlo lui perché altrimenti non vigilerebbe sugli altri 99 in classe 
(sono di meno, ma l'autore vuole richiamare la parabola biblica = della Bibbia).
Il docente non trovando il collaboratore dovrebbe impedire al bimbo a cui scappa
la pipì o la popò di andare in bagno.
Se si attenesse alla legge, dovrebbe tenerlo in classe, mentre se la fa addosso.
E' già successo e giustamente l'opinione pubblica, sobillata
(=consigliata di nascosto) da chi vuole distruggere la scuola pubblica da un bel po',
urla: “A chi diavolo affidiamo i nostri figli?”
Il docente che cosa farà? Davanti al bambino che roteerà gli occhi come
Linda Blair nell'Esorcista, si prenderà il rischio di mandarlo in bagno.
Nel 99,9% dei casi non succederà nulla, ma lo 0,1% è quello che conta.
E allora l'opinione pubblica urlerà:”A chi diavolo affidiamo i nostri figli?”
Ovviamente l'idea di finanziare meglio le scuole perché mettano una pezza
alla mancanza di organico (= mancano i bidelli) non verrà in mente a nessuno
poiché non è il caso di finanziare un'istituzione inaffidabile.
I Presidi, per evitare ogni loro responsabilità, scriveranno una bella circolare
in cui diranno che i docenti dovranno sincerarsi che al piano ci sia il collaboratore
scolastico che non c'è.
E la responsabilità del tutto ricadrà sul docente che risponderà in solido
(= con i suoi soldini) con il suo principesco stipendio di Statale per il risarcimento
che giustamente i genitori del bimbo che sarà incorso in qualche incidente 
richiederanno alla Scuola.
Il povero docente, a casa, pensando di essere nel bel mezzo di un paradosso
(=situazione senza via di uscita), imparerà il Latino declinando “Culpa in vigilando”
 e , tra le lacrime, rileggerà le parole di Piero Calamandrei (=un tizio che ha scritto
un sacco di cose sulla Costituzione e sulla Scuola):”Comincia a trascurare
le scuole pubbliche, a creditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino 
(=che le si succhi il sangue) e comincia a favorire le scuole private”. 
Poi andrà in banca a chiedere un mutuo
 e da un'agenzia immobiliare per vendere casa (sempre che ne abbia una).


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