lunedì 27 gennaio 2020

Lezione in olio extravergine di oliva da parte delle Sardine.


Vedo molti esultare alla sconfitta di Salvini in Emilia-Romagna. 
Giusto. Come in ogni racconto popolare che si deve, la sconfitta e la punizione dell'antagonista devono procurare piacere al lettore.
Non si infierisca, però, e si eviti l'esposizione del dito medio, perché, se è stato sconfitto, il risultato è stato ottenuto dalla tattica volutamente Zen delle Sardine.
Le provocazioni di Capitan Findus erano sempre più forti, ma spesso chi ha capito il giochetto del Truce ha reagito con compostezza e ha evitato la simmetria di chi sfida costantemente l'avversario a chi ce l'ha più lungo.
Chi ha una certa età sa benissimo che cosa sia la “provocazione”: i truci ti si avvicinavano coi tirapugni, le cinture e le catene e ti porgevano il volantino. Erano lì per menare, ma mica ti menavano subito (se non quando incontravano i militanti della parte avversa preventivamente armati per lo scontro). Aspettavano la tua reazione per poter giustificare la loro violenza (nella loro ottica, l'esercizio dell'aggressività a fronte di una TUA forma di violenza: non aver accettato il loro volantino).
Non aver accettato la sfida, quando la sfida è stata solo provocazione, è stato il valore aggiunto della tattica delle Sardine. E l'aggressività dell'avversario giocoforza ha preso i caratteri della superbia e l'assertività le sembianze della sopraffazione.
Il fascino di chi è aggressivo può colpire, statisticamente e storicamente, i senzapalle che le vogliono acquisire per procura, ma non va mai oltre il 35% del consenso popolare.
Se poi l'aggressività diventa protervia e i lacci e i lacciuoli dello Stato di Diritto rimangono saldi, i consensi dei provocatori seriali inesorabilmente calano.
Lezione numero 1 che ci hanno dato le Sardine: Chi chiede poteri assoluti va sempre contrastato: con il taglia-unghie della Costituzione e con l'intelligenza della ragione che quando è affilata taglia lo stesso senza alzar la voce e senza brandirla come una draghinassa.
Lezione numero 2: All'aggressività verbale si risponde con l'ironia e/o con il ricorso alla Giustizia, quando diventa calunnia e/o minaccia.

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