Ohi! Oggi il graffio sulla lavagna è
veramente insopportabile. Sentire un parroco esprimersi come potete
ascoltare con le vostre orecchie in millanta siti, mi fa sentire
improvvisamente vecchio!
Che il parroco relativamente giovane ( 40-50
anni?) possa esprimersi in modo così volgare durante la gita
parrocchiale, passi ( e dovete sapere che molti preti sono
barzellettieri nati e non tutte le barzellette sono, come suol dirsi,
“pulite”), ma che durante un'intervista a una radio nazionale,
che sarà giocoforza cassa di risonanza delle sue parole, se ne esca
con un'espressione decisamente offensiva nei confronti
dell'omosessualità ( avrebbe potuto usare eufemismi gesuitici più
accettabili!), per me, è incomprensibile; mi dice che le dighe si
sono rotte anche per Santa Romana Chiesa.
La beceraggine di un sito come
“Pontifex” ( motore primo di ciò che è successo: il parroco non
ha fatto altro che presentare un articolo del sito in cui si
addossava la colpa del “femminicidio” alle donne stesse), citato
a man bassa, come se il Papa parlasse ex cathedra, da “Il Giornale”
e “Libero”, avrebbe un tempo scatenato le ire di Vescovi e
Cardinali ( il cui silenzio ora pesa, eccome!)
Non tanto per i contenuti, sia chiaro,
ma per la forma.
E la forma è sostanza in ambito
ecclesiale come in ambito giudiziario.
Diventa, infatti, difficile chiamare
“Reverendo” chi usa il turpiloquio per farsi capire meglio.
Lasci questo esercizio a quei politici
che, dopo essersi abbassati ad espressioni da bettola, fingendo così
di essere così più vicini al loro elettorato, si sono dimostrati
perfettamente degni della lingua da loro utilizzata.
arz©
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento