martedì 12 febbraio 2013

Benedetto XVI, il fulmine e lo spirito dei tempi.


La questione è marginale, ma dice molto sui tempi che stiamo vivendo. Riassumo la vicenda: un fotografo dell'ANSA, Alessandro Di Meo, fissa sulla pellicola ( meglio: sulla scheda di memoria) un fulmine che colpisce la cupola di san Pietro nel giorno della storica abdicazione di Benedetto XVI.
Ovvio che la foto in sé non è un miracolo ( c'era un forte temporale a Roma), ma ha sicuramente un valore simbolico che ha più a che fare col pensiero magico che con la razionalità.
Nulla di male, sempre se si è consapevoli di indulgere in un pensiero fallace, mettere in relazione due eventi che nulla hanno a che fare l'uno con l'altro.
Non è finita: su Internet gira un'altra foto che rappresenta un fulmine ( lo stesso fulmine!) che colpisce il Duomo di Milano.
Si insinua l'idea che la foto di Di Meo sia un falso.
Peccato che la foto del Duomo sia tratta da Wikipedia ; il solito Attivissimo, di cognome e di fatto, ha subito rilevato l'anomalia.
Leggi qui:
Insomma, il falso è stato costruito sul vero per dimostrare che il vero è falso e il falso è vero. Un vero rompicapo.
Be', che cosa ci insegna tutto questo? A diffidare di tutto? No.
A prestare molta attenzione ai falsificatori della realtà.
Perché di cacciaballe è pieno il Mondo, ma in Italia il loro numero, more solito, è sottostimato.
arz©
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