La Galassia del Centro-destra, in
realtà, ha sempre avuto un solo centro e il suo nome è sempre il
Partito dell'Innominabile.
“Fratelli d'Italia” di Ignazio La
Russa, Crosetto & Meloni, la “Destra” di Storace, il “Fare
per fermare il Declino” di Giannino e , soprattutto, la Lega sono
solo pianetini, se non gli asteroidi, ed in mezzo c'è sempre Lui, il
Re Sòla, attorno a cui tutti ruotano secondo direzioni più o meno
ellittiche (...e reticenti).
La disgregazione del partito di
Giannino era prevedibile.
La “faccia buona” della destra, con
la stravaganza di immagine e anche intellettuale di Giannino, non
avrebbe raccolto più di tanto.
Erano la spina al fianco di Monti, del
Centrino, non certo dell'Innominabile.
Sono i liberisti di sempre, i fedeli
della manina provvidenziale del Mercato, della meritocrazia che è
solo la faccia presentabile dell'esclusione sociale. Perché in una
meritocrazia che si rispetti, la mancanza dell'eccellenza ( che è caratteristica della maggioranza degli esclusi) è una
tabe, una malattia incurabile dell'anima.
Giannino ha barato e, se si facesse da
parte, in nome della coerenza, non farebbe male.
I suoi voti andranno, in qualsiasi
caso, a chi ha creato una frammentazione fittizia per raccogliere le
briciole del partito degli indecisi: chi ha “massa” ( o meglio
forti interessi) ha una forza di attrazione e le bricioline, prima o
dopo le elezioni, si raccoglieranno nelle Sue mani.
E le faccine di Bohboh Tentenna, di
Oscar delle ingenuità, di Franceschiello il Fascistello, di Ignazio che Strazio ci
appariranno per quelle che sono: maschere nude sotto cui apparirà il
ghigno sempre più inquietante del Re Sòla, il Monarca che
ha in odio ogni controllo, che vede la Costituzione come un
impedimento all'esercizio del Suo Potere assoluto.
All'orizzonte , e non a torto, non
vede e non teme lo scintillio di nessuna ghigliottina.
arz©
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