Partiamo dalla premessa che sono
contrario al reato di “Blocco stradale”. Ne capisco la ratio (e
il reato era già previsto dal nostro ordinamento), ma prevedere pene
detentive come quelle indicate dal nuovo Decreto Salvini è illogico e, come vedremo, ingiusto. in particolare perché, e ne abbiamo già
le prove, è un reato che si contesta a chicchessia a pura
discrezione del Ministero degli Interni.
L'esempio è di pochi giorni fa: i bus
turistici hanno paralizzato VOLONTARIAMENTE il centro di Roma per far
valere i loro diritti.
Non entro nel merito, sta di fatto che
i conducenti dei bus hanno bloccato de facto la circolazione
dell'Urbe.
E' intervenuto qualcuno? Si son visti
manganelli roteare? Neanche per sogno! L'intervento dei poliziotti
sarebbe stato altamente impopolare e non avrebbe pagato in termini di
consenso politico. Così come sarebbe impopolarissimo invocare pene draconiane per le tifoserie che un'ora prima e un'ora
dopo le partite utilizzano le strade cittadine per le loro
scorribande.
Ecco il punto: una legge che si applica
solo come deterrente per contenere i movimenti di opposizione e non
si applica, anche quando vi è una palese violazione, quando la
convenienza politica lo impone, non è una legge, è un sopruso.
E il Decreto Salvini non è nato per
migliorare la vita dei cittadini, ma per dar la parvenza
dell'esistenza di uno Stato Forte.
Ovviamente Forte coi deboli e, debole,
persin vigliacco, coi Forti.
E' il solito sangue di Don Abbondio che
scorre, lento e lutulento, nelle vene delle Istituzioni italiane e
che fa del nostro Stato sempre più uno zombie malcerto nel passo e
nella direzione.
arz©
arz©
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