sabato 22 dicembre 2018

"Fatto". Di Maio e la sudditanza linguistica.


E' da anni che insisto: il linguaggio di Berlusconi ha colonizzato il linguaggio di quella che era un tempo l'opposizione. Prima c'è cascato Renzi con gli effetti disastrosi che hanno travolto il PD, ora Di Maio: il foglietto con l'indicazione “fatto” ne è ora un esempio lampante.
Il peggio è che il Movimento 5 Stelle con simili iniziative dimostra di ritenere in pectore, come Berlusconi fece, l'elettorato un ragazzino di prima media non particolarmente sveglio.
I Pentastellati non considerano, però, il fatto che il ragazzino è volubile e spesso maleducato. E sputa, quando gli gira storta, in faccia ai supplenti.

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