Mi par di sentire il profondo respiro
di sollievo di molti docenti.
Gentili colleghi, se volete conquistare
il Mondo (sia da ora in poi il vostro obiettivo: i più, già ora, vi
ritengono una setta parassitaria e malevola, dedita alla tortura dei
bimbi e ad ogni forma di aberrazione, compresa la profanazione delle
Ostie; perché, dunque, non aggiungere paura a paura?), non cedete
alla tentazione di pensare che tutto sia finito.
L'attuale politica dell'annuncio è
esattamente quella del precedente governo: prima la si spara grossa,
si attende l'effetto che fa (come Jannacci insegna, ma nel suo caso
si trattava del proprio funerale) per poi, dopo aver mitridatizzato
per bene l'opinione pubblica, ritornare alla carica, quando
l'attenzione e la sensibilità al tema, che da caldo diventa
inesorabilmente semifreddo, sono minori ( grazie a qualche disgrazia
nazionale che opera il noto “effetto alone” o, più
semplicemente, alle vacanze estive).
Insomma, docenti di
tutto il Mondo, ops...di tutta Italia, è giunto il momento di
chiedere ad alta voce uno stipendio europeo!
Se vi risponderanno picche, si
meriteranno il minimo sindacale ( non preoccupatevi, nella testa
della vostra controparte, inizialmente, la cosa non farà né caldo,
né freddo: la divisione per zero, ossia la qualità e la quantità
del vostro lavoro, è ai loro occhi un assurdo matematico e logico).
Quando, però, lentamente, sarà netta
la percezione che la loro prole imparerà poco ( perché voi
detterete tutte le vostre verifiche, lentamente, a passo di formica,
e , mentre gli allievi si sbertucceranno, novelli mastro Geppetto e
Ciliegia, chiamandosi l'un con l'altro a mo' di offesa “Polendina”
, correggerete i loro compitini, risparmiando, è ovvio,
sull'inchiostro della Bic che vi siete , more solito,comprati con i
VOSTRI soldi, e tabulerete in classe , e mi raccomando con un dito
solo!, sulla tastiera del VOSTRO computer i magnifici e regressivi
risultati ottenuti dai vostri allievi), quando molti capiranno che
non tutti potranno permettersi una scuola privata per la loro
figliolanza, bonus o non bonus, e si accorgeranno che
l'organizzazione della scuola pubblica senza il vostro lavoro
volontario e non retribuito andrà a rotoli e che per le falle
ormai enormi di finanziamento della scuola pubblica i loro ragazzi si
troveranno sempre più frequentemente senza sorveglianza, come già
succede ora, nella migliore delle ipotesi, o, nella peggiore, a
pascolare nei parchi cittadini alla ricerca di sostanze psicotrope
per riempire il vuoto del nulla che questa società prospetta loro,
ecco solo allora qualche borghese illuminato solleverà il ditino e
consiglierà di investire un piccola scheggia del PIL per la scuola.
Non illudetevi: nessuno chiederà per
voi lo stipendio europeo, ma qualche elargizione finalmente darà
sangue e inchiostro alle stampanti , vi permetterà di attrezzare
qualche Laboratorio in più e di accedere liberamente alla
fotocopiatrice della scuola , sfuggendo agli occhi di Argo di qualche
bidello preposto al controllo della docenza sprecona.
Una scuola del Terzo Mondo non piace
neanche a loro; il constatare che ormai sforniamo sempre meno
laureati e che ci stiamo inesorabilmente avviando al decadimento
economico per mancanza di materia prima intellettuale spingerà la
borghesia pensante, anche se disorientata ed ebbra per l'ultimo
ventennio leghista e liberista, a qualche atto magnanimo, anche se,
come è ovvio nella sua natura, paternalistico.
Forse.
Come vedete, cerco, nonostante tutto,
di essere ottimista.
arz©
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