traditore, s. m. ‘chi tradisce’ (1300-13, Dante; anche in laudi assegnabili al secolo precedente: Monaci 511 e 518), agg. ‘che tradisce’ (1374, F. Petrarca; occhi traditori ‘seducenti’: av. 1321, Dante; vino traditore V. vìno). Lat. tradere, comp. di tra- ‘oltre’ e dare ‘dare, consegnare’, passato, come in altre lingue romanze, alla coniugazione in -ìre. Il lat. tradere “ha insieme i due valori di ‘trasmettere’, ‘consegnare qualcosa a qualcuno’ (un'eredità, una dottrina), e di ‘consegnare con inganno qualcosa al nemico’, ‘attentare alla vita di qualcuno’, assommando in sé i significati dei verbi greci diadídomi e paradídomi. Su di esso ha operato una lunga tradizione cristiana” (Enc. dant.), fondata sul tradimento di Giuda che “consegnò Gesù” (Iudas qui tradidit eum) e di “quei vescovi traditores che al tempo della persecuzione di Diocleziano consegnarono alle autorità i testi sacri” (Migl. St. lin. 42) [...]Agisce il solito paragone blasfemo: lui, Gesù, e gli altri, i Giuda. L'unto vuole vedere in faccia i traditori dei benefattori... ma se qualcuno dei suoi alleati vuole fucilarli alla schiena (Storace dixit), stia ben attento: rischia di trovarsi sulla stessa linea di tiro...
Gli aspetti del reale che stridono, la rivolta degli oggetti , delle cose e della lingua... Tutto ciò che dà quell'irritante sensazione di fastidio provocata dal gesso non spezzato sulla superficie nera della lavagna della nostra esistenza. Questo blog è una costola di http://improntedichina.blogspot.com/ Il sito è presente anche su Facebook: http://www.facebook.com/ImpronteDiChinaEGraffiDiGesso.Per il microfinanziamento dell'opera: https://paypal.me/arz62
martedì 8 novembre 2011
Traditore
Etimologia
Dizionario interattivo etimologico
( Cortellazzo-Zolli)
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