Gli avvelenatori di pozzi
dell'informazione di oggi e i negazionisti utilizzano tecniche tutto
sommato semplici. Innanzi tutto, sfruttano a pieno l'armamentario
della retorica classica, alcune idee ingenue rispetto alla scienza in
generale e alcune distorsioni della psicologia e del pensiero
filosofico.
Non pretendo di essere esaustivo, ma
passerò in rassegna alcuni di questi barbatrucchi che spesso
risultano efficaci non solo nei confronti di un pubblico ingenuo, ma
anche di coloro che dovrebbero in teoria essere bardati rispetto agli inganni
della parola e del pensiero.
D'altronde è esperienza comune, anche
per chi ha buon olfatto, cadere nelle trappole delle “Fake news”,
anche perché il meccanismo di base è quello di rafforzare opinioni
già parte consolidate in noi e il “bias di conferma” è il
vischio in cui rimaniamo spesso appiccicati, aia che ci riteniamo ingenui o scaltri.
Procederò in disordine (prendete il mio lavoro per quello che è: una serie di appunti e di riflessioni senza troppa sistematicità) perché il mare
degli inganni è molto vasto.
arz62
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