Cara *****,
mi
spiace dissentire. Hai scritto che intendi seguire come “follower”
Matteo Salvini.
So
che la curiosità sociologica ci muove così come agli albori di
Internet funzionò (e funziona) il porno per molti maschietti. ;-)
Matteo
Salvini sa fare il suo mestiere e utilizza in modo scaltro i social
media. Si tratta di una nuova forma di “totalitarismo”
(ovviamente sto utilizzando un'iperbole ironica): vuole riempire la
nostra vita privata col proprio faccione. E ci sta riuscendo alla
grande.
Per
cui ci dobbiamo sorbire Salvini davanti al fritto misto e con in mano
il mojito o mentre percula un povero cristo che è in ambulanza per
raccogliere due applausi dei suoi.
Fosse
una nostra scelta, passi, ma se la scelta è dettata da un algoritmo,
no.
Sia
chiaro che nessuno sfugge al meccanismo: la curiosità fa sì che la
comunicazione politica funzioni, ed è un'immagine che uso spesso,
come gli specchi contrapposti dei vecchi barbieri che lavoravano in
ambienti angusti: amplifica l'effetto creando illusorie grandezze.
Ecco
il motivo per cui recentemente ho recentemente cancellato molti miei
amici su FB. Sono ancora tali e ho già chiesto scusa per la
decisione. Non interagivano, però, con me (e non è un obbligo), e
seguivano, spesso, presumo, obtorto collo, i miei mal di pancia
disegnati e scritti.
Non
volevo veramente invadere il loro spazio.
Anche
perché percepivo (ma non potevo saperlo di sicuro: erano muti) che
non la pensavano come me.
Cerchiamo
di capirci: il mio non è un invito a chiuderci nelle camerette chiuse
con i nostri compagnucci per raccontarci quanto siamo intelligenti e
buoni. Ho molti amici, parenti e conoscenti che dissentono da quello che dico
(sono per esempio apertamente di Destra), ma interagiscono, si
incazzano, mi mandano a quel paese e, probabilmente, pensano in cuor
loro che io sia un coglione.
Va,
be', ma mi conoscono o meglio mi riconoscono come interlocutore se
sono conoscenti, spesso mi vogliono persino un po' bene e mi
perdonano il fatto che vada a occupare la loro cameretta, magari
mettendo i piedi sul tavolo e usando il loro bidet come portacenere
(anche se ho smesso di fumare;-))
Purtroppo,
altri, involontariamente, non interagendo con me, facevano interagire
gli algoritmi di Facebook: per cui, seguendo determinati siti e
determinati uomini politici, riempivano la mia bacheca di Fake News,
comprese quelle più disgustosamente propagandistiche, e, nel caso
specifico, del faccione di Salvini. E non avevo sull'altro piatto della bilancia la loro voce.
Sicuramente,
a mia volta, commentando criticamente ogni sua uscita, poiché
davanti al piatto ricco mi ci ficco, ho contribuito anch'io (e
paradossalmente lo sto facendo anche adesso) ad allargare lo tsunami
comunicativo, favorendo chi, per varie ragioni, non raccoglie la mia
simpatia politica (umanamente lo ritengo un guitto furbetto, ma
estremamente pericoloso perché sta maneggiando materiale che prima o
poi può esplodergli tra le mani: sto parlando dell'intolleranza, non
di C4).
Ti
invito gentilmente, dunque, a esercitare la tua curiosità
sociologica per un tempo limitato nei suoi confronti perché è assai
più bello parlare con te che parlare di Lui.
Bisogna,
insomma, sfuggire, in qualche modo, a quel meccanismo perverso che ci
porta a commentare compulsivamente ogni rutto quotidiano come recita
al punto 3 del suo bel decalogo un cantautore e scrittore che ammiro
molto, Gianfranco Manfredi: bisogna evitare “...L'argomento del
giorno, qualunque argomento, qualunque sia il giorno”. Tuo Stefano
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