Notizie fresche di giornata: mancano
per l'anno prossimo 70000 allievi all'appello. Dalle classi pollaio
si passerà, sembra, alle classi dell'eco dove rimbomberà solo la
voce degli insegnanti.
I dati numerici sono dati e ci sono
mille ragioni per non ritenerli manipolati (si fa, si fa, non siate
ingenui; in particolare, quando bisogna ingannare qualcuno): il calo
della natalità e, non meno devastante dal punto di vista demografico
e economico, la fuga dall'Italia di molti extracomunitari e delle
loro famiglie in lidi più accoglienti sono dati difficilmente
contestabili.
Non per niente la regione più in
sofferenza è il Veneto che ha utilizzato la manodopera
extracomunitaria à gogo, fino a che le sirene della globalizzazione
hanno portato le produzioni oltre confine, svuotando le fabbriche e
impoverendo il suo tessuto produttivo.
Non per nulla, in questi giorni, quelli
che ora si lamentano di più sono gli industriali del Nord che, dopo
aver carezzato sul coppino la Lega, si accorgono con leggero ritardo
che la politica economica e non del Carroccio che è
ideologicamente regressiva, conservatrice e da Strapaese (protezionismo, scarso
investimento nell'innovazione, disincentivo alla creazione delle
eccellenze, attraverso la svalutazione del titolo universitario e del
valore formativo della scuola an so on), ma anche, perché non
chiamarla così?, a tratti, progressista, ossia a favore del pueblo dei pensionati colpiti dalla Legge Fornero e dei disoccupati cronici, fa a pugni,
ovviamente nell'ottica confindustriale, con la produzione e l'esportazione dei
prodotti Made in Italy.
Ed è questo il motivo dell'affannarsi da parte del governo a difendere il culatello in tutto il mondo e a spianare vie della seta.
Ed è questo il motivo dell'affannarsi da parte del governo a difendere il culatello in tutto il mondo e a spianare vie della seta.
Non ultimo fattore di crisi: l'immagine
dell'Italia e degli Italiani all'estero (e i neosovranisti fingono di
non accorgersene) sta perdendo in parte quel fascino che ha permesso
per anni di rendere più accettabili alcuni aspetti spiacevoli che ci
appartenevano e che ci appertengono in quanto comunità nazionale.
Due esempi del disastro in merito che non riguardano
direttamente la compagine governativa (che, intendiamoci, non è per
forza il parafulmine delle nostre pecche nazionali): la grezza di
Dolce & Gabbana in Cina e la polemica di questi giorni Jim
Carrey-Mussolini.
E mi fermo qui per non divagare troppo.
Riparto dall'inizio. Mancano allievi.
Vero. Facendo una rapida e semplice equazione, si dirà che gli
insegnanti sono in eccesso. Falso. Falsissimo: gli insegnanti
abilitati e di ruolo stanno finendo (ci sono, e in eccesso, insegnanti tappabuchi e avventizi e docenti che potrebbero essere di ruolo, ma che vengono impiegati in estenuanti e demotivanti tirocini formativi: lavorano, ma sono tra coloro che sono sospesi, in attesa dell'ennesima riforma della scuola o del prossimo concorso).
Nella scuola tra breve nelle materie scientifiche si dovrà attingere agli studenti universitari di discipline scientifiche del primo anno. Per non parlare della carenza di insegnanti di sostegno specializzati. Sto parlando in particolare del Nord, ma la situazione, non ho dati precisi in merito, mi sembra un po' a macchia di leopardo nel resto d'Italia.
Nella scuola tra breve nelle materie scientifiche si dovrà attingere agli studenti universitari di discipline scientifiche del primo anno. Per non parlare della carenza di insegnanti di sostegno specializzati. Sto parlando in particolare del Nord, ma la situazione, non ho dati precisi in merito, mi sembra un po' a macchia di leopardo nel resto d'Italia.
E allora perché mi allarmo? Perché se
i giornali parlano così, vuol dire che si preparano tagli, e non solo di
personale. L'ultimo contratto ha portato un aumento che va dai 4 ai 6 euro mensili ai
docenti. Nel silenzio totale dell'opinione pubblica. Una vergogna
nazionale e molto sovranista (un superlativo illecito, lo so) ;-)
Gli insegnanti incassano i pochi euro e
fanno le solite battute a denti stretti:"Ora potrò finalmente
permettermi le vacanze alle Hawaii!", "Mi darò all'alcol di qualità, altro che Tavernello!","Uh! Chi mi frenerà nello shopping
compulsivo?"
E la scuola muore. Per mancanza di
personale specializzato e motivato. Per mancanza di soldi. Per garrotaggio. Piano piano.
Cloppete cloppete!
arz62
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