lunedì 20 maggio 2019

Capitan Findus si sta lentamente scongelando. Sull'arte di non azzeccarne una.


 Io ho provato a dare consigli al nostro Capitan Findus. Appiattirsi su Casapound un errore, scagliarsi un giorno sì e uno no contro il terzo settore e in particolare contro la Caritas un altro errore, non tenere a bada i rapporti non sempre cristallini delle amministrazioni leghiste con la ‘ndrangheta e il malaffare un altro errore ancora. Non vuole stare a sentirmi. E ora altri due scivoloni: la solerzia della Digos nella rimozione degli striscioni durante il suo giro elettorale e , in ultimo, il pasticciaccio brutto della professoressa di Palermo. Certo, gli hanno di volta in volta consigliato qualche pezza riparatoria: (alla rinfusa) l’invocazione a Padre Pio, il rosario alla mano, l'affermazione che lui mica si offende per gli striscioni, la promessa di incontrare la docente sospesa quanto prima, la professione di antifascismo. Bene, ma non benissimo: perché ora sembra rincorrere gli eventi e non anticiparli, come sembrava essere in grado di fare prima. E questo succede nella settimana decisiva delle elezioni europee E riparare all’ultimo momento alle sbavature del suo far politica, per il Capitano impavido che ha dimostrato sul campo di saper parlare alla pancia del paese, equivale a mettere un cerotto sull'epa borbottante per guarire la dissenteria. Il risultato finale è prevedibile e incomincia a puzzare. P.S. Se il Capitano vuole sostenere lo spin doctor in saldo, sono in promozione fino a lunedì come Divani&Sofà. Il link lo trova su Graffi di gesso, il mio blog che per ragioni logistiche in questi giorni non sto utilizzando.a dare consigli al nostro Capitan Findus. Appiattirsi su Casapound un errore, scagliarsi un giorno sì e uno no contro il terzo settore e in particolare contro la Caritas un altro errore, non tenere a bada i rapporti non sempre cristallini delle amministrazioni leghiste con la ‘ndrangheta e il malaffare un altro errore ancora. Non vuole stare a sentirmi. E ora altri due scivoloni: la solerzia della Digos nella rimozione degli striscioni durante il suo giro elettorale e , in ultimo, il pasticciaccio brutto della professoressa di Palermo. Certo, gli hanno di volta in volta consigliato qualche pezza riparatoria: (alla rinfusa) l’invocazione a Padre Pio, il rosario alla mano, l'affermazione che lui mica si offende per gli striscioni, la promessa di incontrare la docente sospesa quanto prima, la professione di antifascismo. Bene, ma non benissimo: perché ora sembra rincorrere gli eventi e non anticiparli, come sembrava essere in grado di fare prima. E questo succede nella settimana decisiva delle elezioni europee E riparare all’ultimo momento alle sbavature del suo far politica, per il Capitano impavido che ha dimostrato sul campo di saper parlare alla pancia del paese, equivale a mettere un cerotto sull'epa borbottante per guarire la dissenteria. Il risultato finale è prevedibile e incomincia a puzzare. P.S. Se il Capitano vuole sostenere lo spin doctor in saldo, sono in promozione fino a lunedì come Divani&Sofà. Il link lo trova su Graffi di gesso, il mio blog che per ragioni logistiche in questi giorni non sto utilizzando.

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