Come volevasi dimostrare. Capitan
Findus, che aveva promesso indagini per approfondire l'assalto al
pullman dei tifosi orobici dopo Fiorentina-Atalanta, tace. Confida,
more solito, sull'effetto alone del tempo e sulla memoria corta dei
cittadini.
Decidere se dar ragione alla Polizia
(che ha ragione a prescindere, secondo quello che lui ha detto) o ai
tifosi dell'Atalanta con cui vi era un buon feeling era difficile. E
infatti la politica prescelta è stata quella di lasciar decantare la
faccenda.
E' un errore. Non gravissimo, ma è un
errore. Sarebbe stata meglio una soluzione democristiana che avesse
dato un po' di ragione agli uni e agli altri, senza sbilanciarsi
troppo.
Non pronunciarsi, però, costituisce un
danno di immagine per parte del suo elettorato.
Il Capitano ha condotto una battaglia
sul pronto intervento, ha dettato la discussione politica e mediatica
con sapienza, cavalcando di volta in volta argomenti disparati.
L'importante era ed è che i cittadini
non guardino il proprio portafoglio, e in particolare il loro conto
in banca (i rendimenti dei BTP a picco, i mutui per le case che
costano molto di più).
Bravo, bravissimo. C'è riuscito
benissimo. Ed è stato consigliato bene.
Va benissimo parlare di grembiulini a
scuola e di qualsiasi argomento che rinfocoli in Italia o nella
Repubblica fiorentina il dibattito tra Guelfi e Ghibellini, purché
non comporti un euro di investimento reale nella crescita del nostro
paese.
E, intanto, in sordina, si toglie alla
scuola (si passa dal 3,4% del PIL al 3,1%) , si erode piano piano il
welfare (Via le detrazioni per le spese mediche! Tempi di attesa
annuali per le analisi ospedaliere!Riduzione dei presidi
ospedalieri!) e ci si impegna pochino sulla sicurezza in molte parti
del Paese (più al Sud che al Nord, viste le ultime ammazzatine tra
Puglia e Campania), perché, ahinoi, anche la sicurezza costa e non
poco.
Fare però il re tentenna sulle
questioni che stanno a cuore al suo elettorato, però, è un errore.
Veniale, d'accordo.
E se si sgretola la maschera di
cartapesta dell'Uomo forte, rimane solo il faccione del mangiatore
compulsivo, del cultore del food porn italico, del magnaccione
simpaticone che dispensa bacioni a tutti.
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