venerdì 1 febbraio 2019

Capitan Findus, proseguimento di una banale analisi linguistica: l'effetto blur spargimerda.


Mi scuso per il titolo del post, ma, quando ci vuole, ci vuole.
Sto cercando, non nel ruolo di fine docente di linguistica (non lo sono), ma di sfaccendato umorista (obbligato agli arresti domiciliari per ragioni di salute), di dipanare quei nodi del linguaggio che, quando si ingroppano, tendono i denti del pettine e i nervi del sottoscritto.
Per dipanar lo gliuommero ci vuol pazienza; e in questo momento, in quanto paziente, ne ho, per la prima volta in vita mia, a iosa.
Che cosa non va nel linguaggio del nostro Capitano? Nulla dal punto di vista dell'efficacia, molto dal punto di vista etico-morale, specialmente sugli effetti a lungo termine nel pensiero delle persone comuni.
Insomma, Salvini, come altri politici (non è l'unico), non sta contribuendo all'ecologia della mente e del linguaggio, ma, buttando spazzatura nella testa delle casalinghe di Voghera, si dimostra un Capitano poco attento al bene del suo equipaggio e dei suoi passeggeri.
In uno degli ultimi discorsi, prima dell'invocazione dell'immunità parlamentare, quando il tono era “duro e puro”, dopo aver parlato di “barche, barchini e barconi” (v. il post precedente), il discorso continuava così: “ [...]di scafisti, trafficanti , mafiosi o amici di tizio o ONG olandesi o tedesche in Italia non sbarcano nessuno. Sì, sì, sì. Lo rivendico, lo confesso, lo ammetto: ho bloccato la procedura di sbarco dei migranti. [...]”
Oltre all'uso finale della ripetizione e del climax che ho già sottolineato (tra l'altro la voce del triplo “Sì”, se avrete accesso al filmato, ha connotazioni veramente infantili, e leggermente inquietanti...e non è un caso a mio avviso), quel che mi interessa è la parte iniziale.
Lasciamo perdere l'anacoluto ("non sbarcano nessuno") che ci sta nella foga dell'oratore intento a leggere e sottolineare con l'evidenziatore giallo le parti del documento del Tribunale di Catania, ma veramente irritante è l'accostamento per asindeto di persone che hanno obiettivi del tutto diversi e che sono accomunate solo dal fatto che si occupano di migrazione.
Accostare mafiosi e ONG, al di là delle considerazioni critiche che si possono legittimamente porre sul loro operato, è a tutti gli effetti una vigliaccata della peggior specie.
Criminalizzare “Medici senza frontiere”, “Emergency” ed altre ONG (ovviamente “straniere” per statuto, anche se le loro sedi sono in Italia) e relegarle nel linguaggio rivolto al proprio elettorato nel campo semantico dell'illegalità è un'operazione spargimerda che inquina in profondità i pozzi della comunicazione politica.
L'effetto è quello delle foto per gli sposi, al contrario: sapete quell'alone che con Photoshop nasconde i difetti e conferisce alla fotografia effetti da sogno romantico?
Ecco, l'effetto blur spargimerda di Salvini ha l'effetto opposto, conferendo all'immagine della realtà un connotato da incubo, dove il più “buonista” dei buoni su questo atomo di male che è il Mondo è disposto a uccidere la propria madre e a buttarla nel pozzo, dove i buoni non esistono: esistono solo i buonisti e/o i falsi buonisti.
Poi ci sono loro: i falsi falsi buonisti, se volete perdere il filo del gomitolo e del buon senso e immergervi nella Babele del linguaggio politico di questi giorni.
arz©
Il filmato: Corriere dell'Umbria


Nessun commento:

Posta un commento

Translate